Agcom: ''Docufiction non sono vietate ma siano imparziali e complete''
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Apcom

Per quanto riguarda le docufiction come quelle di 'Annozero', i criteri per valutare eventuali infrazioni si basano soprattutto sull'obbligo, per gli autori, di fare ricorso a "fonti suscettibili di riscontro", che vanno fatte emergere "anche in modo sommario", oltre che sui doveri di "veridicità", "completezza", "imparzialità" e "rispetto del contraddittorio".
Nessuna censura preventiva potrà essere attuata, si precisa nel documento, che sottolinea anche, richiamandosi alla giurisprudenza di Cassazione, che la valutazione dell'obiettività di una ricostruzione può essere fatta "solo in base all'accuratezza con cui l'operatore dell'informazione ha effettuato la verifica delle proprie fonti". Quindi il Comitato valuterà solo "eventuali scostamenti tra le informazioni rese durante la trasmissione e 'i fatti e gli atti risultanti dallo stato in cui si trova il procedimento'".
L'equilibrio nella rappresentazione dei fatti non significa un conteggio "meccanico" dei tempi assegnati alle tesi di accusa e difesa: anche "l'esigenza del contraddittorio immediato, vale a dire con la presenza fisica di rappresentanti delle contrapposte tesi nel contesto della medesima trasmissione, deve essere valutata - scrive il Comitato - alla luce della natura e dell'impostazione del programma, nonché dei suoi contenuti e della sua durata". Infine, il Comitato mette in guardia gli autori e giornalisti televisivi dall'allestimento "di veri e propri 'racconti a tesi', spesso giustificati da elementi narrativi del tutto ultronei all'indagine e ai rilievi dell'indagine giudiziaria", perché questo metodo rischia di "implicare un grave pregiudizio del diritto alla rispettabilità e all'onorabilità delle persone coinvolte".
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