Piersilvio Berlusconi: ''Il futuro di Mediaset passa dalle sfide sul digitale''

Tanti sono stati gli argomenti affrontati dal vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi durante il suo intervento alla presentazione dei palinsesti del gruppo per la prossima stagione che si è tenuta a Cologno Monzese, alle porte di Milano.

Uno dei principali annunci da parte del figlio del Presidente del Consiglio è stata la nascita di Mediaset.es, "il primo polo tv spagnolo che sarà semplicemente il nome per chiamare tutte le nostre attività in Spagna quando l'accordo sarà definito. Oggi con Tele Cinco ci sono canali tematici e altri ne arriveranno, oltre a Cuatro. Mediaset.es sarà il marchio a ombrello dei canali, ma la società rimarrà Tele Cinco".

Dopo Telecinco il gruppo Mediaset acquisterà da Prisa il 100% della rete generalista Cuatro e il 22% di Digital Plus diventando il primo player della televisione spagnola. "è un ottimo punto di partenza anche per la pay in Spagna. Ma non prevediamo cambiamenti rispetto alla nostra partecipazioni. Stiamo ovviamente, poi, aspettando il via libera da parte degli antitrust". Un'ultima battuta, sull'argomento, la riserva quindi ai mondiali di calcio in corso perchè "è un bene che la Spagna abbia passato il turno del mondiale: trasmettiamo le partite su Tele Cinco".

Tornando alle attività di casa nostra, Piersilvio Berlusconi, ha spiegato agli investitori che “per chi deve lanciare un prodotto la comunicazione sulle reti Mediaset è irrinunciabile perchè è stato creato l’unico sistema di comunicazione illuminato su tre reti commerciali”. è un dato di fatto che la raccolta pubblicitaria è cresciuta del 5% nei primi sei mesi.

Difficile, invece, dire cosa accadrà nella seconda parte dell’anno. “Il mercato è difficile da interpretare - ha continuato Berlusconi -. Di sicuro faremo abbondantemente meglio dello scorso anno, siamo ottimisti ma non abbiamo certezze e la seconda parte dell’anno sarà più difficile”.

Il focus sul quale è stata puntata l’attenzione degli investitori è stato la creazione di un sistema Mediaset:  'Il digitale terrestre - ha spiegato - è entrato di fatto nelle nostre case. Una bella differenza rispetto alla vecchia tv analogica. Per noi, in pochi mesi è davvero cambiato tutto: ci sono più canali e piu' concorrenza, sono aumentate le opportunità ma anche la confusione, a questo rapido mutamento, Mediaset ha risposto con la forza dell'esperienza unita al ''coraggio dell'innovazione''.

''Di fronte a un nuovo scenario mediatico che ha luci e ombre - ha detto - noi ci siamo mossi con vero spirito imprenditoriale, creando un vero e proprio sistema multimediale, il sistema Mediaset''. Un sistema capace di coniungare reti generaliste, canali free tematici e a breve ne lanceremo di nuovi, nell'arco dell'autunno ci saranno novita.

Berlusconi ha poi escluso un arrivo nella "sua scuderia" di Antonello Piroso, ora che l'ex direttore del TgLa7 è stato sostituito da Enrico Mentana. 

Piroso infatti nei giorni scorsi aveva dichiarato di preferire un passaggio a Mediaset piuttosto che alla Rai: "Lo ammiro è un buon professionista della tv, ma ad oggi non c'è nessun progetto che lo riguarda sulle reti Mediaset. Su Enrico posso dire che è stata un'uscita turbolenta per forti diversità di vedute dopo la quale, tuttavia, i rapporti personali che sono stati sempre buoni, si sono recuperati ma adesso  non posso che dire buon lavoro ad Enrico"

Sicuro protagonista della prossima stagione sarà invece Flavio Insinna prossimo conduttore della Corrida. "Questa - ha aggiunto - è una cosa che annunciamo con grande piacere. Sarà un ottimo sostituto di Gerry Scotti".

In merito ai risultati di Sky Italia e in particolare alla lunga diatriba che ha visto opposte le due aziende con il gruppo che fa capo a Rupert Murdoch che ha cercato a lungo, senza riuscirci, di costringere Mediaset ad accettare la propria pubblicità.

"Ci ha provato" ha affermato Berlusconi ricordando i tentativi del numero uno di Sky Italia Tom Mockridge di superare il veto anche ricorrendo alle vie legali. Alle polemiche lanciate dall'ad di Sky Italia, Tom Mockridge, all'indirizzo di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi preferisce non rispondere: ''Al di là di una sanissima e rigorosa concorrenza, non ho nulla da dire, si è capito inoltre che senza i passaggi pubblicitari delle reti SKY su Mediaset loro fanno fatica. I numeri ufficiali di News Corp dicono che a marzo gli abbonati erano 100.000 in meno".

Poi, un'analisi sui numeri registrati dalla diretta concorrente: ''Mockridge può dire quello che vuole, ma gli obiettivi di Sky erano ben diversi rispetto ai 4,7 milioni di abbonati a cui sono agganciati da anni''. Un numero non molto distante dai 4,4 milioni di abbonamenti di Mediaset Premium. Questo perchè ''l'offerta di Sky non è paragonabile alla nostra: la nostra è un'offerta completa, quella di Sky no, fare pay tv in Italia vuol dire rompere un monopolio''.

Proprio oggi infatti in risposta al competitor SKY oggi Mediaset Premium lancia la sua proposta che prevede l'adesione ad un'offerta per Gallery più Calcio a 14 euro fino al 31 dicembre

Riguardo alla volontà di far partecipare  Sky di partecipare al beauty contest relativo al digitale terrestre Berlusconi ha ribadito che "per noi non ci sono le condizioni perchè Sky possa partecipare. Il mercato è già affollato per quanto riguarda il free mentre per il pay c'è una situazione di quasi monopolio. Se l'Ue dovesse dare il via libera, lo troverei molto strano".

Sull'opposizione al ddl sulle intercettazioni manifestata dall'amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, che si era detto pronto ad andare in prigione insieme al direttore di Sky Tg 24, Emilio Carelli, è, secondo il vicepresidente di Mediaset, una "risposta molto astuta, Sky cavalca l'opportunità di un argomento che sulla stampa trova una buona sponda".

Infine non poteva mancare il ricordo nei confronti di Pietro Taricone che ha avuto il merito di essere stato ''il motore di un programma che ha cambiato la tv in Italia e nel mondo, ricordo di aver incontrato Taricone durante i provini del Gf1, aveva un'energia magnifica, sono rimasto molto colpito, come uomo ma soprattutto come professionista della tv mi sento di dovergli qualcosa, di dovergli gratitudine. Per cui - ha concluso il vicepresidente di Mediaset - oggi gli dico grazie Pietro'".

Simone Rossi
per "Digital-Sat.it"