Rai, calo di pubblicità e semestrale sul tavolo del prossimo cda
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos
Semestrale e calo della pubblicità peggiori del previsto. Saranno questi, a quanto apprende l'Adnkronos, i temi sul tavolo dei consiglieri al prossimo Consiglio d'amministrazione di Viale Mazzini, previsto per mercoledì 19 settembre. Oltre al possibile aggiornamento di previsione del bilancio, che il direttore generale, Luigi Gubitosi, potrebbe sottoporre al Cda. Il calo della raccolta pubblicitaria da parte della Sipra è serio.
La concessionaria, i cui vertici sono stati sostituiti nel corso del Cda Rai dello scorso 5 settembre, ha ulteriormente visto al ribasso le stime degli incassi, che dai 940 milioni previsti, scendono, con un ammanco di circa 120/130 milioni di euro. Gubitosi sarebbe intenzionato ad affrontare il problema non con tagli al prodotto, ma con qualche progetto di spending review e mettendo le mani sul patrimonio immobiliare della Rai. E nonostante ogni sei mesi venga fuori la voce di una probabile vendita di Viale Mazzini, l'ipotesi più probabile, a quanto sostengono le fonti, è che si mettano sul mercato i palazzi torinesi dell'Azienda.
Viale Mazzini, infatti, oltre a rappresentare un simbolo per la Rai, è anche un immobile che richiede lavori di bonifica per via dell'amianto e che, messo sul mercato, rischierebbe di essere svenduto. In tempi di crisi, comprano in pochi e chi compra cerca affari, una cosa che l'Azienda non può permettersi. In ogni caso, al momento non c'è sul piatto la vendita della storica sede Rai per trasferire, armi e bagagli, la dirigenza a Saxa Rubra. A infiammare ulteriormente il dibattito sulla Rai, anche le voci circolate sull'uscita anticipata del vice direttore generale, Gianfranco Comanducci, per la questione del maxi risarcimento di 500 mila euro per l'infortunio in bicicletta. Ipotesi smentita con forza oggi da Viale Mazzini, che in una nota ha fatto sapere che da parte del presidente Anna Maria tarantola e del dg Gubitosi non c'è alcuna volontà di «allontanare dall'Azienda il Vice Direttore Generale Gianfranco Comanducci».
Non è neppure plausibile che ci sia una trattativa per l'uscita anticipata del vicedg, il quale tra un anno e mezzo andrà in pensione. Una simile trattativa, fanno notare le fonti, non avrebbe senso visto che c'è in corso un'indagine interna, voluta dallo stesso Comanducci, per rilevare eventuali irregolarità del suo operato, che riguarderebbero però la compagnia assicurativa Fondiaria piuttosto che la Rai. Quindi, finchè non verranno resi noti gli esiti dell'indagine, la pratica Comanducci, ammesso che esista, resterà chiusa nel cassetto. Mentre si discute di futuro economico, le cronache portano all'attenzione anche il possibile futuro politico di qualche dirigente.
È il caso di Luigi De Siervo, direttore commerciale della Rai, nel mirino per una consulenza sulla comunicazione per la partenza veronese del tour elettorale dell'amico Matteo Renzi. E nonostante le sue giustificazioni, c'è chi chiede un intervento della commissione di Vigilanza Rai. De Siervo ha dichiarato di non fare parte di nessuno staff: «Il mio -ha detto- è un semplice supporto tra vecchi e sinceri amici». E sul suo rapporto con la Rai in relazione alla vicenda: «Mi sono messo in ferie», ha dichiarato, chiarendo che il suo «posto è alla Rai», e di essere «a piena disposizione dell'Azienda per qualsiasi chiarimento, anche se non credo ci sia nulla di cui io debba rimproverarmi».
Ma il senatore del Pdl, Enzo Fasano, membro della Vigilanza Rai, ha gia annunciato battaglia: «Chiederò nella Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, ai vertici della Rai chiarezza sull'insolito comportamento del dirigente Rai Luigi De Siervo, il quale, pur essendo un esponente di primo piano della televisione pubblica, si è messo a disposizione di Matteo Renzi per la sua campagna delle primarie. Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se un dirigente Rai si fosse messo al servizio di un esponente politico del centrodestra» «Si tratta di un episodio di malcostume -ha sottolineato Fasano- che la Rai deve sanzionare con immediatezza. Non ci sono ferie che tengano, non ci sono scuse anzi si possono profilare dei veri e propri reati in questo comportamento. Quindi mi auguro che i vertici Rai intervengano immediatamente, prima ancora che io sia costretto a sollevare in Commissione di Vigilanza questa vicenda», ha concluso Fasano.
Gli fa eco il vicepresidente dei senatori del Pdl, Francesco Casoli, anch'egli componente della Vigilanza: «Ha fatto bene il collega Fasano a chiedere l'intervento della Commissione di Vigilanza sulla questione del dirigente Rai Luigi De Siervo, esperto di comunicazione per il candidato Renzi alle primarie del Pd. Non si può certo restare inerti dinanzi ad un dirigente Rai impegnato direttamente in una campagna elettorale, come se fosse un consulente qualsiasi». «Una vicenda da lasciare senza parole per la portata dello scandalo -ha continuato- e non perchè evitano di fare commenti e sono ammutoliti i pasdaran Pd-Idv. È davvero emblematico il silenzio dei Pardi, i Giulietti e i Vita, sempre pronti ad attaccare il centrodestra per qualsiasi cosa succeda in Rai, con la scusa di difendere l'azienda dalla politica, e che improvvisamente hanno perso la voce, così come ha perso la voce il sindacato dei dirigenti Rai. Silenzi, naturalmente, molto eloquenti che la dicono lunga sulla parzialità di certi comportamenti e di certi interventi», ha concluso Casoli.
La questione, quindi, potrebbe essere sollevata nella riunione della Vigilanza di mercoledì 26 settembre, quando il presidente Tarantola e il dg Gubitosi faranno il loro debutto in audizione a Palazzo San Macuto.