Rai, Gubitosi: ''Voglio investire sul futuro''
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Il Velino
Una bella interazione con la presidente Tarantola e con l’ambiente, unitamente alla scoperta di un’azienda da anni priva di investimenti in tecnologie e persone, con una situazione peggiore di quella percepita esternamente. Una Rai organizzata in vari silos, con aspettative di pareggio di bilancio che sembravano impossibili’.
A fotografare così la Rai è il direttore generale Luigi Gubitosi, napoletano, 51 anni, che ha rilasciato un’intervista all’Espresso in edicola domani. Di seguito alcuni stralci.
“Cosa frena la Rai? ‘Momento storico a parte, è frenata dalla mancanza di un’identità culturale e aziendale capace di dialogare senza sudditanza con le forze esterne che la premono. Ha bisogno di incanalare nel modo giusto le sue eccellenze editoriali e di applicare ordine e disciplina. Per fare un esempio, per la prima volta palinsesti, piano fiction e budget sono stati approvati nei tempi giusti e non con mesi di ritardo’.
Immagino si riferisca alla politica.
‘È stata un’azienda in gran parte eterodiretta. Appena arrivato, in un colloquio un alto dirigente mi ha detto: “Sono stato messo qua da un certo partito”. Gli ho risposto: “L’unica cosa che mi interessa è come si comporterà perché se dovessi lavorare con chi non è stato nominato dalla politica probabilmente lavorerei solo”‘.
Stato di crisi in Rai, come in altri gruppi editoriali?
‘Spero di no, spero in un accordo con il sindacato, è importante. Ma noi non operiamo in Paesi e settori differenti dagli altri gruppi editoriali, alcuni degli elementi che incidono su di loro pesano anche da noi’.
È anche un piano che elimina la memoria e l’esperienza della tv pubblica.
‘Io voglio investire sul futuro. La Rai non ha un problema di genere, ora ci sono molte donne in posizioni di responsabilità, ma generazionale. Abbiamo nominato Eleonora Andreatta a capo della fiction e infatti adesso il prodotto in preparazione ha come protagoniste una sindaco nella Locride, delle ingegneri aerospaziali, un medico che scopre la corruzione del marito, non più solo mamme, suore, maestre ma la proiezione della società contemporanea finalmente. Nel nuovo contratto collettivo di lavoro per esempio abbiamo inserito l’apprendistato che non esisteva prima e che sarà importante per poter assumere giovani. Stiamo studiando il progetto di una direzione Rai per formare o aggiornare registi, costumisti ecc. oltre che giornalisti’.
Il nuovo piano industriale è pronto?
‘È in fase di finalizzazione ed è iniziata la discussione in consiglio. Posso anticipare che l’organizzazione sarà semplificata, taglieremo il numero delle direzioni, sono 48 e il numero si assottiglierà almeno di una quindicina. Tengo molto alla trasparenza e a un’informazione a doppio senso, ricevo le indicazioni dai dipendenti e ricambio scrivendo ogni tre mesi a tutti i 13 mila dipendenti il commento sui risultati e sull’andamento dell’azienda. Lo sa che Rai non produceva il bilancio di responsabilità sociale?’.
A proposito di bilancio, il rosso è notevole...
‘Il 27 marzo presenteremo il bilancio 2012 che mostrerà una perdita della gestione ordinaria, escluso il costo degli esodi, di poco inferiore ai 200 milioni anziché superiore come previsto. Nonostante lo spazio destinato alla campagna elettorale poverissimo di share, tra l’altro con una par condicio rispettata, gli ascolti vanno molto bene. La fiction su Domenico Modugno, lanciata anche da Sanremo, ha sbancato mostrando l’importanza della promozione tra reti. C’è un piano fiction interessantissimo, sta per andare in onda un’altra serata evento, quella dedicata a Lucio Dalla, poi arriva il talent “The voice”. Mi chiede se avrei lasciato andare a Sky “X Factor”? L’avrei gestito diversamente, una cosa è il format, altra come svilupparlo, l’avrei fatto più da Rai per essere chiari’.
Anche la pubblicità segna rosso.
‘L’anno scorso la raccolta è scesa a 745 milioni rispetto ai 965 dell’anno prima: un calo drammatico in gran parte derivante dal mercato ma anche da una Sipra troppo burocratica e molto distaccata dall’azienda. Gennaio e febbraio sono brutti mesi ma, da quanto ci risulta, la concessionaria che ha appena presentato le novità - il ritorno della vecchia Rai con Carosello, e l’Intervallo ma in un quadro di interattività e multimedialità - con un grande successo presso i clienti, sta facendo meglio del mercato recuperando quote perse da una dozzina d’anni’.”