Molti nemici, molto onore. Aquesto avrà pensato Pippo Baudo mentre valutava la controfferta televisiva durante le cinque giornate di Sanremo. Rispetto ai suoi primi Festival (il conduttore settantenne ne ha condotti undici, quindi ha di che scegliere) tutto è cambiato nel palinsesto delle altre reti quando all'Ariston si accendono i microfoni.
I network hanno moltiplicato le offerte, sempre più differenziate e toste, per contrastare il carrozzone canterino di Sanremo che negli ultimi anni ha sofferto di più di una battuta a vuoto.
Un tempo la stessa Mediaset alzava bandiera bianca durante la settimana baudesca del Festival, quando l'Auditel di Rail toccava i venti milioni di telespettatori e lo share volava al 30%. Sulle tre reti del Biscione fioccavano programmi alternativi o addirittura "a perdere", nel segno di una desistenza passiva che riconosceva lo strapotere della manifestazione. Anni in cui Baudo non faceva sconti a nessuno.
E via, sulle tre reti del Biscione, a film stracotti e passati più volte in tv, a programmi comici che nessuno guardava o a varietà che facevano il solletico al Molok Sanremo. Questo Superpippo lo sapeva e ne erano a conoscenza anche i dirigenti di Mediaset, votati in quella settimana a una sconfitta che cercavano fosse la più onorevole possibile.
Negli ultimi anni tutto è cambiato, da quando Mediaset, persa l'opportunità di acquisire l'organizzazione del Festival, si è messa a fare sul serio. La concorrenza per Sanremo ha alzato il tono. E Simona Ventura, Bonolis e Panariello, ovvero i conduttori degli ultimi tre Sanremo, se ne sono accorti sulla loro pelle. Nel frattempo, i rivali di Sanremo si sono decuplicati. La7, propone programmi trasversali e intelligenti; la stessa Sky ha infranto, con i suoi abbonati in crescita, il sancta sanctorum della tv tradizionale, quella con il canone diretto, (Rai) e quella che sopravvive di spot (il resto).
A un mese dal Festival non si hanno certezze su un palinsesto mutevole come gli umori di Clemente Mastella. Ma di una cosa Baudo è sicuro: durante i cinque giorni che vanno da martedì 27 febbraio a sabato 3 marzo, il calcio sarà uno degli ostacoli più duri per il Festival. Mercoledì 28 febbraio, infatti, non è in programma una partita della nazionale di calcio ma, ancor peggio per SuperPippo, una giornata del campionato di calcio. Che è già stato vinto dall'Inter, ma che toglierà inevitabilmente spettatori a Sanremo con le nove partite (che coinvolgeranno diciotto tifoserie) offerte in diretta sui canali satellitari di Sky.
Canale 5, da par suo, ha allestito una contro-programmazione con i fiocchi in tutte le serate: martedì sera, in coincidenza con la prima giornata sanremese, è in calendario una puntata di "Ris 3", i famosi delitti imperfetti che potrebbero diventare perfetti se c'è da impallinare qualcuno a Sanremo. Su Italia 1, invece, ci sarà "Mai dire Martedì".
Detto di mercoledì 28, quando la serie A del calcio {offerta sia su Sky sia su Mediaset Premium) ruberà audience e share al Festival, c'è da segnalare la mossa di Canale 5 con il nuovo programma di Teo Mammuccari "Cultura moderna slurp!" che partirà domani sera con il chiaro intento di ricalcare il successo del tradizionale quiz demenziale ideato da Antonio Ricci.
Controffensiva seria che prosegue nella giornata di giovedì 1 febbraio con "Il Grande Fratello" sul canale principale di Mediaset. Da ricordare che su Sky Cinema è offerto, in quelle serate, il film "Il Codice da Vinci", primatista d'incasso nel 2006. Molti potrebbero preferire il Sacro Graal a SanRemo.
Duretta per Pippo e la bella Michelle Hunziker anche venerdì 2 quando a Sanremo verrà premiata la miglior canzone delle nuove proposte: su Canale 5 ci sarà "Scherzi a parte" che va come un treno, su Italia 1 il fenomeno "Doctor House" mentre su Rete 4 proseguirà "Il commissario Cordier", noir francese che ha comunque un suo pubblico affezionato. Da non sottovalutare la possibilità di una puntata speciale de "Le invasioni barbariche" condotta da Daria Bignardi, fresca di Telegatto, il primo per La7. Sarà un "meglio di" Irene anti Sanremo.
Sabato 3 marzo, gran finale del Festival con avversari più tenui: il trash del Bagaglino con "E io pago!" su Canale 5, il film per bambini su Italia 1 e un film non di grido su Rete 4. Forse la serata più facile per Baudo che, conscio del pericolo contro-programmazione, ha già dichiarato che «cinque serate sono troppe per il Festival. Per una convenzione tra il Comune di Sanremo e la Rai, non sarà possibile portarle a quattro fino al 2009...».
L'unica sicurezza di SuperPippo è legata alla seconda serata quando il Festival non avrà come avversario Chiambretti e il suo Markette su La7. I nemici o li fai fuori o li convinci a emigrare dalla tua parte.
Leonardo Iannacci
per "Libero"