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Rai, slittano le nomine - La Cdl contro Cappon

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Fonte: Il Corriere della Sera

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Televisione
  domenica, 18 febbraio 2007
 00:00

Bisogna cambiare questa Rai e pure in fretta, ha detto il suo direttore generale Claudio Cappon. Si comincia. Entro metà marzo vanno ridefinite le missioni editoriali delle tre reti. Bene la Uno, bene la Tre, RaiDue invece è in crisi conclamata di ascolti e di identità: troppi reality, buona dose di trash, poco servizio pubblico.

Dunque; ci vuole un nuovo direttore, al posto del leghista Antonio Marano. Cappon ha un nome e un nome solo: Giovanni Minoli, prestigioso ex, ora a capo di Rai Educational. E intenderebbe formalizzare la proposta di nomina al più presto. Con altre due, secche, senza alternative. Quella, di Carlo Freccero al vertice di RaiSat con supervisione sul digitale terrestre. E di Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema di Torino ed ex della Mostra del Cinema di Venezia, alla corazzata Rai Cinema.

Con questo concentrato elenco il dg si presenterà al Cda. «Aspettiamo che Cappon ci faccia le sue proposte in consiglio e poi valuteremo», dichiara Nino Rizzo Nervo, Margherita, favorevole alia terna indicata. «La Rai ha delle criticità che vanno affrontate. RaiDue è una di queste. Come si può dire no al rientro pieno di Giovanni Minoli nel processo editoriale?».

Non ci sono i tempi per discuterne già martedì, si rinvia. Ma non è cosa fatta. Perché alla determinazione di Cappon si oppone quella dei consiglieri Cdl i quali, ammesso che digeriscano la sostituzione di Marano perché appagati dalla conferma di Fabrizio Del Noce a RaiUno, non sarebbero intenzionati a farla così facile. Anzi, insistono per l'approvazione del nuovo regolamento interno. Una norma del quale, qui sta il punto ma l'interpretazione non è certa, attribuirebbe il potere di nomina anche al singolo consigliere. Togliendo l'esclusiva al direttore generale. «Non è una richiesta nostra, lo impone la legge Gasparri. E sono mesi che aspettiamo, non ci siamo certo precipitati», spiega quasi divertito il consigliere Giuliano Urbani di Forza Italia. «Lo stanno bloccando. Chi non so».

Delle nomine, sostiene, non sa nulla. «Ho parlato ieri con Cappon e giuro, parola d'onore, non mi ha fatto questi nomi. Di Barbera sì, mi ha detto. Eccellente. Non gli rinnovai l'incarico a Venezia, ma lo stimo. Però per Rai Cinema, se non resta Giancarlo Leone, ci vuole un interno. Non voglio pensare che in azienda non ci sia nessuno in grado di sostituirlo. Barbera può essere un ottimo presidente, ma l'amministratore delegato deve essere nostro. Sarebbe uno schiaffo dato alla Rai, glielo dia Cappon, io no».

E Minoli? E Freccero? «E perché non Carlo Nardello, Giuliana Del Bufalo, Piero Gaffuri? Comunque non mi sembra la pratica più urgente, abbiamo la Sipra senza vertici, e parliamo della concessionaria di pubblicità». Oltre al pedigree culturale, il direttore di Rai Educational porterebbe a Raidue il divertimento non disimpegnato, sperimentato con la fresca fiction AgroDolce. «Guardi, stimo così tanto Giovanni Minoli che prima o poi lo vorrei direttore generale della Rai. Ma ne abbiamo già uno, no?».

Giovanna Cavalli
per "Il Corriere della Sera"

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