Prendera’ il via martedì 8 maggio, alle 23.45 su Raitre, una nuova edizione di “Percorsi d'Amore” - la quinta - che quest'anno cambia nome e diventa semplicemente “Percorsi”.
Una edizione che rispetta il format del dibattito itinerante, con un’attenzione specifica ad alcune tematiche sociali di attualita': fra le altre, il bullismo, la maternita' surrogata, le discriminazioni sul lavoro, l’Alzheimer. Anna Scalfati incontra gruppi di persone che consentono un contatto diretto con una determinata realta', con un determinato problema.
Si entra di volta in volta in una realta' locale o in un contesto sociale, economico, lavorativo o famigliare, che sono rappresentativi di problematiche piu' ampie. La trasmissione si sviluppa in un percorso di approfondimento grazie a servizi filmati che arricchiscono le notizie relative alla tematica prescelta. “Percorsi” e’ un programma di Anna Scalfati con Lucilla Rogai e Nicola Sassano, con la collaborazione di Francesco Gasparri. La regia e’ di Sibilla Damiani.
Una edizione che rispetta il format del dibattito itinerante, con un’attenzione specifica ad alcune tematiche sociali di attualita': fra le altre, il bullismo, la maternita' surrogata, le discriminazioni sul lavoro, l’Alzheimer. Anna Scalfati incontra gruppi di persone che consentono un contatto diretto con una determinata realta', con un determinato problema.
Si entra di volta in volta in una realta' locale o in un contesto sociale, economico, lavorativo o famigliare, che sono rappresentativi di problematiche piu' ampie. La trasmissione si sviluppa in un percorso di approfondimento grazie a servizi filmati che arricchiscono le notizie relative alla tematica prescelta. “Percorsi” e’ un programma di Anna Scalfati con Lucilla Rogai e Nicola Sassano, con la collaborazione di Francesco Gasparri. La regia e’ di Sibilla Damiani.
La prima puntata sara’ dedicata alle unioni omosessuali: un tema legato a molte polemiche di attualita'. “Percorsi” registrera’ i sentimenti profondi di un gruppo di giovani gay di Brescia, che erano stati protagonisti della prima puntata del programma nella passata edizione. Si faranno i conti con cio' che e' andato incontro alle loro richieste e con cio' che invece e’ rimasto inascoltato. Si inquadreranno queste tematiche nella realta' di un paese che si interroga, anche a livello politico, sugli aspetti etico famigliari o etico sociali della vita civile. La professoressa Laura Palazzani, ordinario di Filosofia del Diritto alla Lumsa, valutera’ le difficolta' giuridiche che ostacolano il riconoscimento delle unioni omosessuali. Una coppia di omosessuali festeggera’ nel Parco del Castello di Brescia - luogo deputato per il dibattito - i suoi 28 anni di convivenza, chiedendo la possibilita' di mettere in comune, al pari di una famiglia tradizionale, i beni e la pensione.
La seconda puntata andra’ all'interno di una scuola nel casertano, dove alcune studentesse si sono scagliate contro un gruppo di ‘bulle’ le quali, aiutate da ragazzi esterni alla scuola, hanno dato fuoco alle aule. Sara’ inoltre proposta la testimonianza di una madre che ha perso un figlio, ucciso da un compagno di scuola, sempre per un atto di bullismo.
La terza puntata tratterà il tema della violenza giovanile: dal fenomeno delle baby gang che, partendo dal Sudamerica, sono diventate realta' anche in citta’ come Genova e Torino, fino alla realta' dei minori nel carcere Malaspina di Palermo. E ancora, la violenza giovanile, dagli stadi alle periferie, vista oggi con gli occhi di una madre che ha perso un figlio, ucciso negli anni in cui si moriva per la politica: Carla Verbano ricorda il figlio Valerio, assassinato in casa davanti ai suoi occhi, da tre coetanei. Sempre in questa puntata, si riflettera’ sull'utilita' del carcere e degli inasprimenti della pena e sara’ proposto un filmato esclusivo sulle baby gang in Salvador.
Nella quarta e quinta puntata si affronteranno i temi della maternita’ con le donne operaie, italiane e immigrate, che lavorano con resine pericolose per la salute e faticano a crescere i figli. Ma verranno proposte anche interviste con donne che vivono in Russia o negli Stati Uniti e che, per denaro, affittano l'utero a coppie sterili europee. La fabbrica e la clinica saranno i set per i dibattiti.