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DREAMBOX DM 7000 S

Recensione: DreamBox - Satellite

Recensione realizzata da:

Micromind e Giorgio Cuccureddu

S
Satellite
mercoledì, 20 novembre 2002

DreamBox ? Tradotto in italiano significa Scatola dei Sogni …. Che sogni ? Cercheremo di darvi una risposta ….

Partiamo comunque da due premesse: la prima, il Dream Box è una macchina che ha un software ancora allo stadio embrionale, l’ultima release ufficiale, la 1.02, non è perfetta, ha ancora qualche problema e alcune delle funzioni non sono ancora presenti o mancano in parte; la seconda premessa: testeremo per voi questa versione software, non facciamo in alcun modo riferimento a versioni beta o non ufficiali; sono in circolazione, parallelamente alle versioni ufficiali, dei software modificati che permettono la decodifica software dei canali criptati, utilizzando semplicemente una connessione ad Internet per l'aggiornamento dei codici utilizzati dai canali criptati; non faremo menzione nel nostro test a tali versioni.

Detto questo, possiamo cominciare ….

PRESENTAZIONE

Il DreamBox ci è giunto in una bella confezione colorata che mette bene in evidenza quelle che sono le caratteristiche tecniche di questo apparato e sottolinea, per chi non lo sapesse, il fatto che il sistema operativo utilizzato su questo decoder è basato su Linux.
Aprendo la confezione troviamo il DreamBox, il telecomando, il cavo d’alimentazione, il manuale in inglese, tedesco e francese ed un CDRom contenente un manuale in italiano ancora in via di completamento, il software per la riprogrammazione e altri tools utili per lavorare e sviluppare con il DreamBox.
Il cavetto per l’hard disk ci è giunto qualche giorno dopo, in quanto il negoziante non era stato in grado di fornirlo in tempo utile per la prova. Nessun problema, ci eravamo già attrezzati a dovere.
Torneremo in seguito sul discorso dell’hard disk.

 

ASPETTO

Il DreamBox assomiglia alla maggior parte dei decoder in circolazione, aspetto pulito, chassis argentato con lo sportello anteriore in plastica nero e un bel display azzurro, molto luminoso, che però da lontano serve ben poco in quanto i caratteri utilizzati impongono all’utilizzatore una distanza massima di circa un metro per poter leggere le scritte sul display … nessun problema comunque, il menù OSD ci da’ tutte le indicazione importanti.
Aprendo lo sportellino anteriore notiamo subito la presenza di una certa quantità di slot disponibili: partendo da sinistra, lo slot per il moduli CAM, uno slot per Compact Flash e due slot per smart card.

Abbiamo fatto delle prove con i moduli CAM in nostro possesso e, con nessuno, abbiamo riscontrato problemi; qualche utente ci ha segnalato dei problemi con i moduli Irdeto, ma con l’uscita della nuova versione software 1.03beta sembra che questi problemi siano stati risolti in par

Lo slot CF accetta moduli di memoria CF I e II i moduli normalmente utilizzati nelle macchine fotografiche digitali, venduti con capacità massima di 1 Gb; abbiamo fatto delle prove con un microdrive della IBM da 1 Gb e non abbiamo avuto alcun problema, viene correttamente riconosciuto al boot ed utilizzato come hard disk per il salvataggio/riproduzione delle registrazioni.
Un discorso a parte meritano le "due CAM integrate" sul DreamBox: evidentemente molti utenti speravano fossero integrate due moduli CAM aventi caratteristiche tecniche e software pari alle famose Magic CAM ormai in circolazione da più di un anno e prodotte, almeno solo all’inizio, dalla stessa casa produttrice del DreamBox; tutto ciò non è proprio così: i due lettori di smart card sul frontale sono collegati direttamente al processore interno IBM che svolge via software tutte le funzioni di decodifica del segnale. Non esistono moduli CAS integrati, non sono necessari, tutto vien svolto dal processore IBM e dal software di gestione; questo comporterà che non ci saranno limiti al supporto ai vari sistemi di codifica, essendo tutto quanto basato su software, facilmente implementabile, senza modifiche hardware all'apparato.

Passiamo al retro del DreamBox: troviamo la presa d’alimentazione (come farne a meno !), due prese SCART passanti, l’uscita audio sx e dx, un’uscita audio ottica (perfetta per impianti HT), la presa di rete Ethernet 10/100, un connettore DIN, una presa USB 1.1, una seriale e due connettori passanti per il nostro impianto sat.

UTILIZZO

Colleghiamo il DreamBox al nostro impianto e iniziamo a vedere come funziona.

Il telecomando ci lascia un po’ sconcertati …. È pieno di funzioni …i tasti con i numeri sembrano più la tastiera di un cellulare, riportando anche le lettere … il tasto SHIFT ci fa’ presagire un utilizzo simile alla tastiera di un Sinclair ZX Spectrum 16 o 48K (per chi se li ricorda, erano gli anni 80, avevamo bisogno di almeno 6 dita per mano per attivare una funzione o un comando !!!!) più che ad un telecomando per decoder satellitare … speriamo bene !

 

Appena acceso, notiamo subito il bellissimo display di colore blu darci il benvenuto … attendiamo pochi istanti e il nostro TV si colora di una bellissima scritta nell’attesa che il decoder arrivi a pieno regime; pochi secondi ed ecco apparire a schermo il primo canale memorizzato già nel decoder.

Entriamo nel menù DREAM, dove possiamo scegliere la funzione da attivare, configurare il decoder, configurare l’impianto d’antenna in nostro possesso e altre cose riguardanti l’utilizzo di questo apparato.

La configurazione dell’impianto satellitare con l'ultimo firmware è stata molto semplificata rispetto agli inizi, infatti ci basta entrare nel menù Canali > Satelliti per poter prima impostare il tipo di impianto ( singolo satellite, dual feed o 4 satelliti co DiSEqc), quindi passiamo al voce Transponder Scan e scegliamo il tipo di ricerca (manuale o automatica), scegliamo il satellite su cui ricercare e nel caso di ricerca manuale anche il transponder desiderato, quindi avviamo la ricerca.

La ricerca automatica su un satellite, ad esempio su Hot Bird viene eseguita in circa 5 -6 minuti, più o meno come la maggior parte dei ricevitori in commercio. L'unico problema che abbiamo riscontrato riguarda il tuner del ricevitore , che a nostro avviso è piuttosto "duro" e poco sensibile, sopratutto con i canali SCPC e in impianti con parabole di piccole dimensioni. Ad esempio su un impianto con parabola da 80 cm. e circa 50 m di cavo, abbiamo effettuato una ricerca automatica su Hot Bird con tre ricevitori diversi e il Dreambox non ha sintonizzato alcuni transponder SCPC con segnali deboli, mentre gli altri ricevitori li hanno trovati; nello stesso impianto abbiamo notato problemi nell'aggancio dei segnali, ad esempio sui transponder di Stream, in giornate nuvolose o piovose, mentre altri ricevitori non risentivano del problema.
Nessun problema invece su impianti con parabole di dimensioni maggiori, tipo 85 o 100 cm.

Finita la ricerca il decoder ci comunica quanti canali TV e radio ha trovato, quindi usciamo dal menù; in effetti la lista memorizzata è abbastanza completa, i canali sono divisi per bouquets.

Il cambio canale ci è sembrata una delle funzioni migliori di questo decoder, velocissima, precisa e senza incertezze …. Passare da un canale all’altro è immediato, anche saltando da frequenze basse a frequenze più alte. Il menù OSD è completo, ci presenta le informazioni riguardanti il canale e l’attuale trasmissione, comprese le informazioni sul segnale ricevuto, la modalità audio (stereo, dolby digital) e la modalità video. Molto ben fatto.

La funzione INFO ci presenta le informazioni sulle trasmissioni, non solo quelle attuali o del successivo evento, ma tutte le trasmissioni della giornata, molto comodo!

Proviamo ora ad utilizzare il timer per le registrazioni: possiamo programmare delle registrazioni per l’anno corrente e, che servirà poi ?, fino all’anno 2006 … mese per mese. La funzione timer è perfetta, abbaimo fatto qualche prova e non ha perso un colpo. Facile da usare, permette anche a chi non ha mai usato un videoregistratore di programmare l’evento in pochi istanti.
Le registrazioni vengono memorizzate sull’hard disk presente all’interno del DreamBox, naturalmente se l'abbiamo installato.


HARD DISK

L’hard disk non è compreso nella confezione originale preparata dalla Dream Multimedia, ma è possibile, in certi casi, acquistare il DreamBox già comprensivo di hard disk; consigliamo di orientarsi verso il modello da 80Gb, giusto compromesso fra capacità di memorizzazione e prezzo d’acquisto; con tale capacità potremmo arrivare tranquillamente oltre alle 40 ore di registrazione. Se invece volete acquistare il disco in un secondo momento, vi consigliamo di orientarvi sempre su una tale capacità, possibilmente acquistando un hard disk prodotto dalla Maxtor o dalla Seagate, in quanto produttori di modelli di alta qualità, con ottime caratteristiche, silenziosi e, cosa importante, che scaldano poco; il DreamBox non presenta nessun sistema di aerazione interno, quindi è importante scegliere un modello che scalda poco se non volete vedere il vostro bel decoder diventare rovente.

Potete tranquillamente acquistare un modello da 7200rpm (giri) anche se all’inizio si erano prospettati problemi con questa tipologia di hard disk, dovuta a problemi d’alimentazione del DreamBox: dai test che abbiamo potuto effettuare, non abbiamo riscontrato alcun problema d’alimentazione con questi dischi. Se riuscite a trovare un disco da 80 Gb a 5400 giri potete comunque acquistarlo tranquillamente.

SOFTWARE

La dotazione software del Dreambox è di tutto rispetto. Sono disponibili una discreta serie di programmi , dai settings editor Dream Edit, DreamboxEdit e Dreambox Manager, al loader per il firmware DreamUp, agli editor per il firmware tipo TuxBoxFlashTools, oppure programmi che permettono di usare l'hd del proprio pc per registrare senza installare una hd nel ricevitore tipo il server NFS ecc.ecc. Inoltre sono disponibili vari firmware in versione beta e ufficiale e iniziano ad essere presenti anche vari settings per questi ricevitore.
Tutto questo lo trovate nell'apposita sezione download per Dreambox

Trattandosi di un ricevitore molto diverso dagli altri e con funzioni molto più ampie e complesse dei normali ricevitori, questa recensione è da considersi una " versione beta"; abbiamo descritto le funzioni principali ma la recensione verrà presto completata con la descrizione delle altre funzioni, secondarie ma non meno importanti, non appena verrà rilasciata una nuova versione software.

Si ringrazia la iTron Multimedia, uno dei distributori ufficilali del Dreambox per l'Italia, per averci fornito il campione e per il supporto tecnico..

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