Consumi tv, il digitale terrestre supera l'analogico: raggiunta quota 45%
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Il Sole 24 Ore
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Digitale Terrestre
lunedì, 09 agosto 2010 | Ore: 00:00

Seguire la televisione in digitale non significa però seguire solo uno dei canali nativi digitali. Anzi, nella maggior parte dei casi significa guardare le usuali reti generaliste ma sintonizzate attraverso un decoder.
Il sorpasso è in buona parte dovuto all'ingresso nella prima fase di transizione al digitale terrestre del Piemonte orientale e della Lombardia, regioni nelle quali RaiDue e Rete 4 sono visibili soltanto in digitale.
Il consumo televisivo delle famiglie italiane si sposta però sul digitale ancor prima che diventi una necessità. In Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Liguria la piattaforma digitale terrestre è già sopra il 25% e quella satellitare oltre il 15 per cento. In Sicilia, la cui digitalizzazione è prevista per la fine del 2012, la tv digitale nel suo complesso è già al 35 per cento.
Forte di questi dati il ministero per lo Sviluppo economico ha chiesto ai presidenti delle regioni che dovrebbero passare al digitale nel 2012 di anticipare il passaggio di un anno e la Commissione Ue ha aperto a Sky la possibilità di accedere alla piattaforma terrestre, con il vincolo dell'offerta gratuita. Ma non tutto sembra filare così liscio, tanto che proprio settimana scorsa è stato concesso uno slittamento allo «switch off» definitivo di Piemonte orientale e Lombardia.
L'ascolto dei canali nativi digitali cresce costantemente con risultati a volte davvero interessanti. Chi si sintonizza utilizzando un decoder digitale estende il proprio zapping verso il nuovo e quando trova qualcosa che somiglia a ciò che sta cercando o che suscita la sua curiosità, si ferma. Rai4, per esempio, ha prodotto una quota d'ascolto del 3% trasmettendo "The Assassination", film con Sean Penn del 2004.
Articolo tratto da
"Il Sole 24 Ore"
"Il Sole 24 Ore"