Ottima la scelta come nuovo premier di Enrico Letta; nella seconda parte dell'anno la pubblicità potrebbe ripartire; si lavora a un accordo commerciale con Virgilio-Libero per Internet; è forte l'interesse dall'estero per Premium. Ma non c'è la volontà di cedere quote, così come per il 'gioiellino' Ei Towers.
Sono tanti gli elementi emersi dall'assemblea di Mediaset, con sguardo rivolto su quanto sta accedendo a Roma. «Ha un'ottima credibilità: ci piace, è un professionista che apprezzo».
Così a margine dei lavori assembleari Pier Silvio Berlusconi descrive il presidente del Consiglio incaricato. Come altre aziende, Mediaset sente il bisogno di una politica che funzioni anche perchè «il Paese per 50 giorni ha brancolato nel buio», aggiunge il figlio del leader del Pdl.
Ma interviene anche il presidente Fedele Confalonieri, che sembra criticare gli eccessi di Grillo. «Sarebbe di vitale importanza che nuovissimi, o vecchissimi, uomini della politica la smettessero di giocare alla desertificazione del settore tv: mentre a Mediaset e in Rai si facevano misurazioni ossessive dei tempi dedicati ai politici, su Internet si selezionava di fatto la nuova classe dirigente italiana con una esaltazione della democrazia diretta che crea, lo ha detto il Capo dello Stato, condivisibili inquietudini», attacca Confalonieri.
Poi c'è l'ampia pagina economica, che si apre con la Fininvest che è salita dal 40 al 41% delle quote del gruppo televisivo, nel quale il fondo Blackrock è cresciuto oltre il 2% (esattamente al 2,03%). I rumors su possibili nuovi soci per Mediaset «sono ricorrenti: arabi, russi, cinesi... sono solamente voci, niente di più», assicura Confalonieri mentre la raccolta pubblicitaria, dopo un inizio di 2013 difficile, dovrebbe crescere nella seconda parte dell'anno. Sono speranze legate agli incontri con i grandi clienti, specie quelli delle Tlc e dell'energia. Sono poi in corso (anche se niente è ancora stato definito, precisa Italia Online) trattative su «opportunità legate a semplici accordi commerciali» con Virgilio-Libero che non riguardano però, precisano entrambe le aziende, nè l'acquisizione nè la raccolta pubblicitaria dell'operatore online.
Ribadito l'interesse dall'estero per Mediaset Premium, i cui ricavi nel primo trimestre sono cresciuti del 10%: «Non abbiamo intenzione di cedere quote, mentre possiamo valutare progetti di partnership», spiega Pier Silvio Berlusconi, che grazie alle partite di Champions League ha avviato la collaborazione con Sky: «In un momento di crisi rapporti di buon vicinato non guastano», spiega il vicepresidente del Biscione.
Nessuna cessione di quote anche per Ei Towers, l'unica voce davvero positiva del primo bilancio in perdita ('rossò da 287 milioni, che sarebbero 47 senza le svalutazioni) approvato da un'assemblea Mediaset. Per il 2013 si spera di rivedere l'utile e la Borsa è positiva: dalla rielezione di Napolitano, che conferma le 'larghe intese', il titolo del Biscione ha guadagnato il 10%, con un'ultima seduta in crescita del 3% in una giornata incerta per il listino generale.