Ei Towers ritiene di poter definire entro la fine di quest'anno il nuovo contratto con Mediaset, nel dettaglio con la controllata Elettronica industriale, un contratto che vale al momento circa 180 milioni di euro e che deve essere rinnovato per 7 anni. «Abbiamo iniziato le attività preliminari - afferma l'ad del gruppo delle torri di trasmissione anch'esso controllato da Mediaset, Guido Barbieri, rispondendo a una domanda durante l'assemblea della società - con l'obiettivo di metterci a lavoro quanto prima e nel corso dell'estate avviare le trattative: siamo fiduciosi ed è ragionevole pensare che si possa definire il nuovo ciclo entro la fine dell'anno».
Quello con Elettronica industriale è un contratto 'sette anni più sette' la cui prima trance scade nel luglio 2018, con un periodo di trattative per il rinnovo che partono 12 mesi prima della scadenza.
«Ribadisco che è un progetto assolutamente interessante, qualsiasi sia la forma dell'operazione, ma approcci e contatti non ce ne sono». Lo afferma l'Ad di Ei Towers, Guido Barbieri sull'ipotesi di un 'matrimonio' con Rai Way.
«Che ci siano advisor al lavoro è normale, anche se noi non ne abbiamo - aggiunge Barbieri a margine dell'assemblea del gruppo delle torri di trasmissione controllato da Mediaset - ma resta il nodo del 51% di proprietà pubblica per Rai Way e un percorso antitrust che sarebbe tutto da fare».
L'Ad di Ei Towers non vede al momento una volontà politica di rimuovere gli impedimenti a una unione tra le due società e ribadisce che non c'è alcune dossier su Inwit «in quanto Telecom ha ribadito di ritenerla strategica e ritengo che per almeno due anni» su questo gruppo non ci saranno novità. Barbieri smentisce possibili interessi per l'operatore Cellnex nel caso venisse messo sul mercato nell'ambito della partita Atlantia-Abertis.
«Si tratta di una scala di dimensione più compatibile con gli operatori di oltreoceano, mentre noi guariamo a possibili piccole operazioni di acquisizione soprattutto all'estero: ma siamo molto lucidi e puntiamo a operazione dal prezzo giusto con un portafoglio misto broadcast e Telecom».
Sull'ipotesi teorica secondo la quale Rai Way potrebbe superare il nodo del 51% di controllo pubblico acquisendo interamente Ei Towers, l'amministratore delegato della controllata Mediaset vede anche un problema di prezzo.
«Parliamo dell'intera nostra capitalizzazione di Borsa, pari a circa un miliardo e mezzo, più l'abituale e non quantificabile premio che in genere si riconosce in questo tipo di operazioni», conclude Barbieri rispondendo ai giornalisti.
«Non ci sono operazioni straordinarie. Inwit nasce con il chiaro intendimento di essere parte attiva nel consolidamento del settore. Continuiamo ad avere la flessibilità finanziaria per essere attivi ma in questo momento non ci sono piani e dossier».
Così l'amministratore delegato di Inwit Oscar Cicchetti rispondendo a un socio nel corso dell'assemblea degli azionisti. Il manager, a precisa domanda, ha replicato che non c'è interesse per l'acquisizione di Ei Towers (gruppo di infrastrutture broadcasting facente capo a Mediaset) e che
«Non ci sono al vaglio del Cda operazioni straordinarie»
Inwit, ha aggiunto, resta interessata al consolidamento nelle torri ma ritiene che le sinergie in questo settore si facciano aggregando operatori di torri telefoniche con operatori di torri telefoniche oppure operatori di torri broadcasting con torri broadcasting.
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