
Canone Rai, nel 2017 ha portato 1,6 miliardi. Da quando in bolletta recuperata evasione
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa
Storicamente è la tassa più odiata dagli italiani. Il canone Rai torna a tenere banco con l'ipotesi di abolizione rilanciata dal Pd, che con il governo Renzi ne ha introdotto la riscossione in bolletta per combattere il fenomeno cronico dell'evasione, arrivata negli anni a sfiorare il 30%. Ma quanto vale il canone?
Stando agli ultimi dati diffusi dal ministero dell'Economia, nel 2017, il gettito è stato di 1.610 milioni, con un incremento dell'8.6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nonostante la riduzione dell'importo da 100 a 90 euro, «a conferma - ha sottolineato via XX Settembre - degli effetti positivi delle modalità di pagamento attraverso la bolletta elettrica». Quello che è certo è che, in base alla foto più recente scattata dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in un mercato asfittico è stata proprio la tv a mostrare nel 2016 i più evidenti segni di ripresa, con le risorse tornate ad attestarsi sopra gli 8 miliardi di euro.
Di questa torta, la fetta più consistente è ancora rappresentata dalla pubblicità (oltre il 40%, pari a circa 3,5 miliardi), seguita dalle offerte pay (36%), in calo di quasi due punti in favore dei fondi pubblici, in primis del canone Rai (23% del totale). Alla riscossione del canone sono legati i diversi tetti di affollamento pubblicitario tra il servizio pubblico, soggetto a limiti più stringenti, e le tv commerciali. La Rai è vincolata all'affollamento orario (il 12%, circa 7 minuti) e a quello settimanale (il 4%, pari a 58 minuti al giorno per rete). Le emittenti private sono invece vincolate all'affollamento orario (la pubblicità non può superare il 18% dell'ora, circa 11 minuti) e a quello giornaliero (il 15%, pari a 216 minuti al giorno per rete).