Tech Talk, Special NAB 2025
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Las Vegas torna a brillare come epicentro globale dell’innovazione per i media, l’intrattenimento e la tecnologia con l’edizione 2025 del NAB Show, un appuntamento che conferma il suo ruolo chiave nel disegnare gli orizzonti futuri del settore. A fare da sfondo, un’America attraversata da dinamiche economiche complesse, ma che non ha spento l’entusiasmo e la partecipazione degli addetti ai lavori, accorsi numerosi nei padiglioni della capitale del Nevada per scoprire novità, confrontarsi sulle sfide del mercato e immaginare la prossima evoluzione dell’audiovisivo.
Fin dalle prime ore, è chiaro che l’intelligenza artificiale è molto più di una semplice tendenza: è la leva centrale su cui poggiano numerose strategie di innovazione. Alpha Networks, come racconta Giorgia Dolfini, sta investendo pesantemente nell’integrazione dell’AI e del machine learning nel cuore della sua offerta, il sistema Tucano. Si parla di contenuti che si arricchiscono automaticamente grazie alla generazione di metadati intelligenti, intro sintetiche, capitoli autogenerati, riassunti e tagging semantico, con un impatto immediato sull’esperienza utente. Le piattaforme diventano sempre più capaci di comprendere le preferenze individuali, suggerire contenuti personalizzati e adattare la navigazione in tempo reale, offrendo non solo intrattenimento ma anche precisione editoriale. L’intelligenza artificiale, inoltre, assume il ruolo di assistente creativo per i team editoriali, facilitando la personalizzazione dinamica delle interfacce e delle homepage, ottimizzando tempi e risultati.
Ma il NAB Show 2025 è anche il palcoscenico privilegiato per il cloud, ormai non più un’opzione ma un fondamento per la produzione remota e scalabile. Chyron, per voce di Diana Arzene, presenta una rinnovata versione della piattaforma cloud Caron Life, pensata per rispondere alla crescente richiesta di flessibilità da parte delle emittenti. Una soluzione software-as-a-service che permette di allestire produzioni grafiche complesse anche in occasione di eventi estemporanei, riducendo i costi e aumentando l'agilità operativa. L'obiettivo è chiaro: rendere l'alta qualità produttiva accessibile e sostenibile, senza rinunciare all'impatto visivo.
Monetizzazione e user experience restano due snodi centrali per l’evoluzione delle piattaforme OTT. Alpha Networks, in collaborazione con Broad Peak, punta a una pubblicità dinamica più mirata e meno invasiva, grazie all’inserimento intelligente degli spot in funzione del comportamento dell’utente. Con Kling, invece, il focus si sposta sulla fidelizzazione, sfruttando analisi predittive e miglioramenti progressivi della UX per garantire che l’utente non solo arrivi, ma resti. Un altro filone che raccoglie consensi è quello della produzione sportiva, traino formidabile del mercato americano, come sottolinea Ennio Vernengo di Ei Towers. Anche sport considerati minori o a livello universitario godono di produzioni d’alto profilo, dimostrando come il valore del contenuto possa essere moltiplicato da un impianto tecnologico e narrativo efficace. È un modello virtuoso che potrebbe ispirare anche il contesto europeo, dove le potenzialità del settore sono ancora parzialmente inespresse.
Sul fronte delle tecnologie di produzione virtuale, Sony si distingue ancora una volta. Benito Manlio Mari ha svelato Ausellus, un innovativo sistema di tracking markerless che funziona senza marcatori visibili e consente la ricostruzione dell’ambiente in tempo reale. Utilizzabile sia nel cinema che nel broadcast, promette una precisione estrema nei movimenti della camera rispetto agli ambienti digitali. Una proposta che si inserisce perfettamente nella crescente domanda di ambienti immersivi e realistici. Ma Sony guarda anche oltre, al tema dell’autenticità digitale, presentando soluzioni per verificare la provenienza dei contenuti grazie all’adozione del protocollo C2PA, essenziale in un’epoca in cui il confine tra realtà e simulazione è sempre più sottile. Tra le curiosità più concrete e funzionali emerse nel contesto della fiera, spicca Prodata di IODIN, illustrato da Francesca Bianco. Un hard disk apparentemente tradizionale, ma che introduce un’idea semplice e rivoluzionaria: un display integrato che mostra lo spazio disponibile. Una funzione che potrebbe sembrare banale, ma che risponde con efficacia a un’esigenza quotidiana nel mondo delle produzioni sul campo, dove il tempo è risorsa preziosa e ogni secondo conta.
L’impressione generale, nonostante un’affluenza leggermente ridotta rispetto al 2024 secondo Arzene, è quella di una fiera che continua a dettare la rotta. Il NAB Show 2025 fotografa un ecosistema in rapida trasformazione, in cui l’automazione intelligente, la virtualizzazione dei processi, la personalizzazione dei contenuti e l’attenzione alla qualità non sono più scelte opzionali, ma direttrici obbligate per chi vuole restare competitivo. E in questo contesto, le tecnologie non sono solo strumenti: diventano linguaggi, infrastrutture culturali, ponti tra industria e pubblico. Le suggestioni arrivate da Las Vegas non resteranno confinate nei confini americani: è solo questione di tempo prima che molte di queste innovazioni raggiungano anche il mercato europeo, ridefinendo le regole del gioco dell’intrattenimento del futuro.
Durante il 22º Forum Europeo Digitale (FED) 2025, che si terrà il 5-6 Giugno 2025 a Lucca, saranno esplorate le più recenti tendenze del settore, le innovazioni tecnologiche e le sfide emergenti.
Articolo di Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)
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