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RaiSat Gambero Rosso, arriva l'ora dei tagli: via 14 lavoratori

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Fonte: Il Corriere della Sera

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Sky Italia
  venerdì, 02 gennaio 2009
Nuovo anno e acque già agitate per il canale tematico dedicato all'enogastronomia «RaiSat Gambero Rosso Channel», con alcuni lavoratori (14) di una società subappaltatrice — la Ups srl, che collabora alla realizzazione del palinsesto — in stato di agitazione dal 31 dicembre scorso.
 
La Cgil parla apertamente di «licenziamenti». Ma l'editore Paolo Cuccia — presidente di Gambero Rosso Holding, anche presidente di Eur Spa ed ex amministratore delegato di Acea fino al 2003 — replica: «Nessuno dei nostri dipendenti è stato licenziato. Si tratta solo di uno dei tanti contratti di fornitura di servizi scaduti».
 
A denunciare la vicenda, una nota della Sic Cgil Roma e Lazio e Sic Cgil Roma sud, sindacato dei lavoratori del settore comunicazione, che ha denunciato la perdita dell'appalto da parte dell'Upc con la società D.Gusto srl. RaiSat Gambero Rosso, canale diretto dal gennaio 2008 da Guido Barendson, è nata infatti da un «matrimonio» editoriale (nel 1999) tra RaiSat e Gambero Rosso, piccolo impero editoriale legato al comparto food & wine fondato nel 1986 da Stefano Bonilli e nato come inserto del quotidiano comunista «il Manifesto».
 
Da allora, di acqua ne è passata sotto i ponti. Lo stesso Bonilli, il fondatore, che per anni ha gestito la linea editoriale anche del canale, nell'autunno scorso è stato estromesso dalla nuova proprietà (che Cuccia, smentendo voci insistenti, ha sempre confermato come sua e solo sua). Oggi, con un contratto tra RaiSat e Gambero Rosso in scadenza tra qualche mese (giugno 2009, e in concomitanza scade anche il contratto tra Rai e Sky) all'interno della galassia-Gambero la presenza sul satellite è gestita dalla società D.Gusto, che a sua volta ha appaltato alcuni servizi (per lo più personale di studio e maestranze legate alla produzione) alla Upc.
 
«E' paradossale che proprio le azienda come Upc, strutturate con lavoro stabile e regolare vengano messe fuori mercato e perdano gli appalti, a vantaggio magari di chi utilizza lavoro precario se non addirittura irregolare. La vertenza dei lavoratori del canale tematico Rai Sat Gambero Rosso merita la più ampia solidarietà di tutti i professionisti del settore», si leggeva nel comunicato sindacale di fine d'anno.
 
Paolo Cuccia«Mi spiace, notizie errate — replica Cuccia — chiariamo innanzitutto che non si tratta di nostri dipendenti, e poi, come è ovvio che sia, quando un contratto è scaduto si decide di selezionare le parti migliori, lo fa qualsiasi impresa. Lo si fa con le pulizie, con gli ascensori... Un contratto è scaduto? Bisogna fame un altro. Se la domanda è "smetterete di fare televisione?", la risposta è no». E alla domanda se Gambero Rosso stia stringendo i «cordoni» in tempi di crisi, Cuccia risponde: «L'espressione mi piace poco. Posso dire che la nostra è una straordinaria azienda, che in un recente passato, a causa di problemi gestionali, stava rischiando la vita. Merito del management attuale salvarla, e sono ottimista che si salvi. La situazione era grave. Ora è migliorata».
 
Per il direttore (espressione di RaiSat) Barendson «si tratta di una partita in cui non abbiamo titolo per entrare. La vertenza che non ha nulla a che vedere con RaiSat. Di certo non sarà toccata la programmazione, che procede regolarmente. Sul piano umano ovviamente mi dispiace per i lavoratori Upc, ma è una faccenda sindacale tra Gambero Rosso Holding e società di subappalto».
 
Edoardo Sassi
per "Il Corriere della Sera"

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