RaiSat scende dal satellite. E il Letterman Show va verso SkyUno (Il Messaggero)
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Il Messaggero
S
Sky Italia
martedì, 14 aprile 2009 | Ore: 00:00

I segnali che arrivano sono evidenti, dicono che l’azienda pubblica avrebbe ormai scelto (il nuovo vertice non ha avuto ancora modo di affrontare la questione): non rinnovare (fra due mesi e mezzo, il 30 giugno) gli accordi con Sky, rinunciando a quei soldi, ai quali vanno aggiunte le entrate pubblicitarie (7 milioni) e l’attivo che la società Raisat produce ogni anno, unica consociata Rai a produrre un utile (il 2008 si è chiuso con un attivo di alcuni milioni). Scelta, comunque la si guardi, singolare visto che realizza il paradosso di un’azienda televisiva che preferisce contrarre il numero di piattaforme su cui trasmette, invece che (come sarebbe naturale) allargarle al massimo.

Ma perché rinunciare al talk americano? In effetti, c’è stato un sondaggio con la Cbs per chiedere i diritti per il digitale terrestre, ma la risposta è stata al rialzo, d’altra parte il valore dei diritti per il satellite è assai diverso rispetto a una piattaforma (il dtt) che ha un bacino d’utenza più largo. Così Raisat ha lasciato campo libero, seguendo da una parte l’indicazione dei vertici di viale Mazzini a tagliare sui costi, ma insieme rinunciando a un prodotto che genera ascolti.

Tutto lascia presagire, dunque, che in due mesi si consumerà il divorzio totale con Sky con il trasloco di Raisat. Con quali contenuti e con quali vantaggi è tutto da vedere. Intanto c’è da valutare il valore economico dell’operazione. Il Sole 24 ore di recente ha stimato in cento milioni la perdita pubblicitaria che deriverebbe dall’abbandono di quei quattro milioni e settecento mila abbonati Rai che vedono i programmi in quanto a loro volta abbonati di Sky. Senza contare l’aggravio di costi che comporterebbe la sopravvivenza di Raisat, visto che i soldi di Sky non ci sarebbero più.

Marco Molendini
per "Il Messaggero"
per "Il Messaggero"