Sky si giustifica per lo stop a Shooting Silvio, il regista: 'E' una cosa grave'
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos

Dopo i primi due passaggi (uno dei quali, avvenuto la sera di Pasquetta in prime time aveva suscitato la reazione indignata del Pdl che ha definito la pellicola "un inno alla violenza"), i responsabili della programmazione (come anticipato da Digital-Sat) avrebbero deciso di non procedere al terzo passaggio su canale Cinema Mania (e con tutta probabilita' neanche al quarto previsto per il 25 aprile) semplicemente perche' non convinti dalla performance dei primi passaggi. "Una prassi -sottolineano ambienti Sky- che coinvolge spesso i palinsesti dei canali in onda sulla piattaforma. Succede a tanti altri film o programmi. Il palinsesto e' materia viva".
Il film era stato acquistato da Sky sulla base di un accordo con Anica, non piu' in essere, che prevedeva l'acquisto di tutti i film italiani che aveva venduto piu' di 20 mila biglietti al cinema. In questo caso Sky aveva anche contestato le cifre ma i responsabili della commercializzazione della pellicola avevano fornito una certificazione Siae sulla base della quale Sky ha poi dovuto procedere all'acquisto.
"Forse l'onda lunga della richiesta della destra è arrivata a buon fine?", si chiede il senatore del Pd Vincenzo Vita, membro della commissione di Vigilanza Rai. Il regista non parla di censura, ma definisce, comunque, la cancellazione del film dal palinsesto "un fatto grave". E si dice "allibito" per il fatto che "il film sia stato bloccato non per quello di cui tratta ma perché non era opportuno mandarlo in onda in questi momenti delicati, dopo il terremoto in Abruzzo. In un paese in cui vanno in onda reality e spazzatura come La Fattoria, che non aiutano a pensare ma educano una generazione di tronisti, è di cattivo gusto solo un film come il mio che invece invita alla riflessione?".
"E' una scelta libera di Sky - continua Carboni - ma è il segno di un potere immanente. Sono preoccupato se questo potere tocca anche Sky, l'unica tv che negli ultimi anni ha dato visibilità a registi giovani e indipendenti e, insieme al ministero della Cultura, ha di fatto consentito la sopravvivenza del cinema giovane".