
LA SERIE INCRIMINATA - Romanzo criminale è una serie televisiva prodotta da Sky, che prende spunto dall'omonimo romanzo del giudice Giancarlo De Cataldo, ispirato alla vera storia della banda della Magliana, attiva a Roma tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta. La serie è il secondo adattamento del romanzo di De Cataldo, dopo il film diretto da Michele Placido.
TOZZI, DE CATALDO E PLACIDO - Riccardo Tozzi, produttore di Romanzo criminale, respinge con decisione le accuse di Alemanno. «Questo tipo di osservazioni sono periodiche, ma la tv semmai riflette quello che c'è in giro, non crea nulla. La violenza - ricorda Tozzi - è insita naturalmente nell'uomo e nella società. Abbiamo la fortuna di vivere un tempo di pace ma questo non significa assenza di violenza. La rappresentazione, al cinema o in tv, è per definizione catartica, esorcizzante. Reprimere la rappresentazione della violenza non significa annullarla nella realtà ma semmai moltiplicarla». Per lo scrittore Giancarlo De Cataldo «fa bene il sindaco Alemanno a preoccuparsi per la città, per l'emergenza delle risse con i coltelli, ma a mio parere - sottolinea lo scrittore - nel dare la colpa a Romanzo Criminale sbaglia bersaglio». «Rispetto tutte le opinioni anche quelle che non condivido - aggiunge l'autore - ma raccontare la violenza da sempre è una costante di ogni arte: si racconta perché la violenza esiste, fa parte della natura umana ma anche per un valore catartico, educativo, non certo per eccitare gli animi». «Ognuno può avere le proprie idee - aggiunge Michele Placido - ma è sbagliato prendersela con i film e le serie tv. Basta sapere che in Italia le fiction di maggior successo sono quelle sui santi, eppure non c'è più nessuno che si fa prete».
PD E UDC - Le dichiarazioni del sindaco non sono piaciute neanche a Enzo Foschi, consigliere del Pd alla regione Lazio e vicepresidente della commissione Cultura alla Pisana. «Alemanno ci fa sapere che la colpa per i ripetuti episodi di violenza che si susseguono nella nostra città è da imputarsi al serial televisivo Romanzo criminale. Allora, probabilmente i pirati somali si saranno rivisti Sandokan alla riscossa, e chi invece si dà alla criminalità organizzata lo fa perché ha visto tutte le serie dei film su Il Padrino. Certo c'è da dire - conclude Foschi - che il sindaco dimostra di avere in merito le idee molto chiare». «Dall'annuncio di nuovi interventi per le periferie alle evocazioni della serie tv Romanzo criminale a proposito delle risse con i coltelli (...) A quanto pare il sindaco Alemanno non si fa mancare proprio nulla - il segretario dell'Udc Lazio, Luciano Ciocchetti -. Lo vorremmo però meno loquace e più concreto perché delle tante sue belle parole i cittadini romani non sanno che farsene».
«FASCINO INNEGABILE» - Appoggia invece il sindaco Alemanno Federico Mollicone (Pdl), presidente della commissione Cultura del Comune di Roma: «È innegabile il fascino di attori glamour che compiono atti criminali pubblicizzati da una campagna massiccia», dice a proposito del primo cittadino.
