Due diverse prospettive ipotizzate rispettivamente da Italia Oggi e il Messaggero a proposito dell'incontro «concreto» tra il dg Rai Masi e l'ad Sky Mockridge circa la ormai celebre trattativa che coinvolge i due gruppi. Oggi è previsto il Cda a Viale Mazzini di cui vi daremo conto non appena avremo notizie.
La trattativa sul nuovo contratto dei canali di RaiSat sembra proprio destinata a fallire. La tv di Murdoch e viale Mazzini difficilmente troveranno un accordo, né economico né sulla durata del contratto. Anzi, le parti sembrano talmente lontane che diventa un'utopia credere clie si possa tagliare il traguardo. Tutti gli indizi portano a pensare al divorzio.
Con il fallimento della trattativa su Raisat, da decidere resta la questione dei canali generahsti sulla piattaforma satellitare di Murdoch. Ci resteranno? E a die prezzo? Questa è la fase B della trattativa. A viale Mazzini sanno bene che partire il 1° agosto con la nuova piattaforma satellitare non è impresa né facile né conveniente. I decoder hanno ancora un prezzo di mercato alto e la loro disponibilità è limitata. Quindi meglio proseguire, almeno per un altro periodo di tempo, sulla piattaforma di Sky, non perdere i punti di share e aspettare una più larga diffusione del digitale.
Entrambe le parti alla fine converranno che serve a tutti e due trovare un accordo. Avere i canali Rai sul telecomando piace molto anche a Murdoch. Per andare a dama però occorre stabilire il giusto prezzo. Ci riusciranno i nostri eroi?
Marco Castoro
per "Italia Oggi"
Rai e Sky verso un compromesso. L'abbandono della piattaforma satellitare da parte dei canali della tv pubblica potrebbe diventare un lungo addio. Se Sky infatti non intende rinunciare ai canali Rai, anzi li vuole tutti in esclusiva e ha chiesto nell'incontro di lunedì il costo, viale Mazzini fatica a rinunciare alle poste di bilancio che l'«
affitto» a Sky le consente di coprire.
Ed ecco allora che, tranquillizzati dal fatto che Sky non sta più disturbando l'avanzata del digitale terrestre (in Sardegna nei primi due mesi molti avevano scelto il decoder satellitare invece di quello terrestre) i vertici della tv pubblica potrebbero decidere di rifiutare sì un rinnovo per sette anni della loro presenza sulla piattaforma satellitare, ma concordare invece di restare altri tre anni, fino a quel 2012 che segnerà il passaggio di tutta Italia al digitale terrestre.
Oggi il Cda ascolta la relazione del direttore generale Mauro Masi, sull'incontro avvenuto lunedì a Milano con gli uomini di Sky. I manager di Rupert Murdoch chiedono che la Rai faccia un prezzo per mantenere tutti i suoi canali, compresa la Rai4 di Carlo Freccero, sul satellite. Vogliono anche l'esclusiva e questo impedirebbe il decollo della piattaforma Tivù, che Rai, Mediaset e Telecom stanno per lanciare sul satellite al momento solo per servire le zone non coperte dal digitale terrestre.
Difficile che Rai possa accettare quest'ultima condizione, ma restare sulla piattaforma almeno per un poco consentirebbe a viale Mazzini di incassare parecchio denaro (l'offerta Sky per i soli canali Rai. Sat è di oltre 50 milioni di euro l'anno) utile nell'immediato vista la crisi del settore pubblicitario. Oggi la riunone del Cda che comincia anche ad analizzare la delicata partita delle nomine alla seconda e alla terza rete, dove divergenze tra Lega e Pdl rendono difficile ogni soluzione. Dovrebbero invece avere finalmente deleghe operative i quattro vice da scelti da Masi.
Alberto Guarnieri
per "Il Messaggero"