
Con un bel bagaglio di «mugugni». A partire dal fatto che, come si legge in una nota scritta dagli installatori e che è stata consegnata all’azienda ormai mesi fa, i margini di guadagno degli installatori si sono progressivamente ridotti nel tempo. Prima dell’entrata in vigore dell’euro, il prezzo per l’installazione standard di un’antenna parabolica era di circa 400 mila lire più Iva, se realizzata a poggiolo o di 500mila lire più Iva se realizzata a tetto. In questa cifra era compreso il materiale che ai tecnici costava tra le 150mila e le 200mila lire.
«Poi è arrivato l’euro e tutto è peggiorato - spiegano gli installatori - Sky Italia, da quando è nata nel 2003, ha reclutato ditte o artigiani presenti sul territorio, per le installazioni tutto incluso da lei offerte ai nuovi abbonati. Ma soltanto all’inizio lavorare con Sky era una vera opportunità di guadagno. Sky dava all’installatore 74 euro più Iva, più tutto il materiale (parabola, cavi e altro ndr) necessario all’impianto. Se l’impianto non era standard il costo veniva addebitato all’utente finale».
Fin qui gli installatori erano contenti perché con gli extra guadagnavano abbastanza, soprattutto visto l’elevato numero di installazioni e le richieste particolari dei clienti che magari volevano più di un collegamento in stanze diverse e così via.
«Però Sky, dopo un paio di anni, ha deciso di regalare le installazioni e quindi i nostri compensi sono stati ridotti, mentre sono stati messi a nostro carico anche alcuni materiali», spiegano gli installatori. È questo punto che, tra colleghi, si sono riuniti presentando all’azienda anche una serie di richieste scritte.
«L’unico risultato che abbiamo ottenuto è stato l’inserimento nel giro di lavoro di nuovi installatori dipendenti direttamente da Sky e, come se non bastasse, anche l’invio di ditte esterne da altre regioni», spiegano i tecnici genovesi.
Nel frattempo, dal 2003 ad oggi, il costo dei materiali e della benzina sono aumentati, ma il riscontro non è arrivato da parte dell’azienda. Quindi gli installatori si presenteranno agguerriti all’incontro con Sky Italia, perché sanno bene che, soprattutto in questo momento di grandi promozioni e lanci per la tv e i decoder ad alta definizione, Sky ha bisogno anche di loro. E loro non vogliono lavorare gratis. A questo punto le ricadute per gli utenti finali, i cittadini che scelgono Sky, potrebbero non tardare.
Articolo tratto da
"Il Giornale.it"