L'Antitrust ha deciso di revocare le misure che aveva imposto nel 2019 a Sky per l'acquisto da Mediaset di R2, la piattaforma tecnica e amministrativa di Mediaset Premium.
Nel Bollettino settimanale si legge che «l'istruttoria in oggetto ha permesso di appurare che non vi sono motivi ostativi alla rimozione integrale delle misure imposte con delibera n. 27784 del 20 maggio 2019, in considerazione del ridotto tempo residuo di vigenza degli impegni, dell'assenza di contenuti audiovisivi di natura premium da acquisire durante la vita residua di tali misure, nonché dei livelli di concentrazione di mercato che, anche in considerazione degli effetti innescati dal cambiamento degli stili di consumo di prodotti audiovisivi dovuti alla pandemia da Covid-19, hanno raggiunto livelli inferiori a quelli precedenti all'operazione di concentrazione».
Nel 2019 al Gruppo Sky erano state imposte, per la durata di 3 anni, misure atte a ripristinare la concorrenza nel mercato della pay-tv. Tra queste, «il divieto di stipulare nuovi contratti di acquisizione dei contenuti audiovisivi e di canali lineari di editori terzi per il territorio italiano con clausole di esclusiva per la piattaforma internet o con clausole aventi effetti equivalenti».
C12207B - SKY ITALIA/R2 - REVISIONE MISURE
Provvedimento n. 30100
[...]
Come indicato in premessa, lo scopo del presente procedimento è quello di verificare se – alla luce delle modifiche intervenute negli stili di consumo di prodotti audiovisivi determinate dall’emergenza Covid-19 – le misure imposte dal Provvedimento al fine di ovviare agli effetti restrittivi dell’operazione di concentrazione possano essere revocate in anticipo rispetto alla ravvicinata scadenza del 21 maggio 2022 in ragione del mutato contesto di mercato.
I dati di mercato confermano che la concentrazione tra Sky Italia e R2, ha determinato un maggior grado di concentrazione e una riduzione dei vincoli concorrenziali rappresentati da Mediaset Premium nei confronti di Sky. Infatti, la concentrazione di mercato, rappresentata dall’indice HHI era rispettivamente di 6.281 e 6.578 punti nel 2017 e nel periodo gennaio-novembre 2018. Nel 2019, dopo la realizzazione dell’operazione di concentrazione, l’indice di concentrazione ha registrato un incremento raggiungendo 8.961 punti.
Le analisi svolte nel corso di questo procedimento mostrano quindi che le misure hanno permesso di invertire il processo di concentrazione legato alla sostanziale riduzione della pressione concorrenziale di Mediaset Premium, grazie allo stimolo di operatori nuovi entranti nella piattaforma Internet.
Sul punto, sebbene il mercato della televisione a pagamento sia ancora concentrato e Sky detenga tuttora una posizione dominante, occorre osservare che le misure appaiono aver determinato un effetto di stimolo della concorrenza, permettendo – a partire dal periodo gennaio-giugno 2021 – una riduzione della concentrazione di mercato sotto i livelli che erano presenti nel mercato prima della realizzazione dell’operazione di concentrazione tra Sky Italia e R2.
Si osserva al riguardo che una significativa riduzione della concentrazione di mercato si è osservata a partire da luglio 2021. Tale effetto appare essere ascrivibile, oltre che al mutamento degli stili di consumo dei prodotti audiovisivi, all’aggiudicazione dei diritti audiovisivi della Serie A (sette eventi settimanali in esclusiva e tre eventi settimanali in co-esclusiva) a DAZN. Infatti, se nel periodo gennaio-giugno 2021 DAZN deteneva meno del 10% della quota di mercato, a partire dal mese di luglio la quota di mercato è almeno raddoppiata, attestandosi al di sopra del 20%.
Tale dinamica di mercato conferma la natura di contenuto premium dei diritti della Serie A in grado di determinare in misura significativa le scelte di una porzione rilevante di consumatori dei servizi di televisione a pagamento.
Alla luce degli elementi esposti supra e segnatamente: (i) del ridottissimo lasso di tempo di mercato a livelli inferiori rispetto a quanto prevalente nel mercato della televisione a pagamento precedentemente all’assenza di contenuti significativi, al pari di quelli del Campionato di Serie A, da attribuire nel periodo residuo di vigenza delle misure, non si rinvengono motivi ostativi alla rimozione delle misure imposte con il provvedimento dell’Autorità n. 27784 del 20 maggio 2019.
L’istruttoria in oggetto ha permesso di appurare che non vi sono motivi ostativi alla rimozione integrale delle misure imposte con delibera n. 27784 del 20 maggio 2019, in considerazione del ridotto tempo residuo di vigenza degli impegni, dell’assenza di contenuti audiovisivi di natura premium da acquisire durante la vita residua di tali misure, nonché dei livelli di concentrazione di mercato che, anche in considerazione degli effetti innescati dal cambiamento degli stili di consumo di prodotti audiovisivi dovuti alla pandemia da Covid-19, hanno raggiunto livelli inferiori a quelli precedenti all’operazione di concentrazione.
RITENUTO,
pertanto che siano venute meno le ragioni di fatto e di diritto che avevano giustificato l’imposizione a Sky Italia S.r.l., Sky Italian Holdings S.p.A., R2 S.r.l. e Mediaset S.p.A. delle misure di cui al dispositivo della delibea n.27784 del 20 Maggio 2019
DELIBERA
di revocare le misure imposte con delibera n.27784 del 20 Maggio 2019