Il Campionato Primavera sta facendo la parte di Pinocchio preso in mezzo tra il Gatto e la Volpe. Non si sa bene a quali dei due collodiani personaggi si possa avvicinare la Lega o viceversa Sky (in alternativa c'è pure Rai Sport Sat).
Di certo il loro contenzioso sui diritti tv legati alla serie B, sta facendo grossi danni ai ragazzi che sono in rampa di lancio verso il professionismo. Una storia, se letta in ottica giovanile, di basso profilo dato che si tratta solo di potere e di soldi. In questi casi al più debole non resta che contare gli «schiaffi» e sperare.
Finora sono stati tre, tanti i turni di campionato giocati senza la minima visibilità. Nei due anni precedenti in cui Sky aveva gestito e bene il pacchetto tv, il campionato Primavera aveva raggiunto una quota di share praticamente uguale a quella del calcio internazionale.
Un risultato importante e un interesse in crescita esponenziale anche grazie ad alcuni campioncini, vedi Giovinco dell'Empoli, ma di proprietà Juventus, che con le sue giocate in bianconero ha deliziato tante tavole imbandite alla domenica a mezzogiorno. Una fascia televisiva frequentata pure da giovani e giovanissimi: il futuro.
Situazione assolutamente positiva fino al maggio scorso quando il rinnovo tra la Lega di Milano e Sky sembrava una pura formalità.
Anzi sul tavolo erano state messe proposte ed esperimenti interessanti come la moviola in campo, la bomboletta spray per l'arbitro sulle punizioni (giusta distanza), il doppio arbitro nei posticipi. Addirittura la possibilità di dare in diretta anche una partita del sabato. Insomma un laboratorio Primavera che avrebbe solo fatto il bene del calcio in generale. Niente esperimenti, niente doppia finestra.
Il tutto perché, ad un certo punto, la Lega, attraverso un consulente esterno del presidente Matarrese, ha avuto la brillante idea di usare il pacchetto Primavera come arma di «ricatto» nella guerra sui diritti della serie B.
E a maggior pressione viene messa in campo pure un'offerta della Rai, un elefante non sempre particolarmente interessato al calcio giovanile, vedi la retromarcia sulla finale scudetto Allievi Nazionali tra Milan e Fiorentina, poi coperta in corsa proprio da Sky, su richiesta urgente del Settore Giovanile e Scolastico.
In effetti la Rai ha trasmesso la Supercoppa tra Inter e Juventus, ma poi si è defilata lasciando in balia dei venti l'intero campionato. In Lega la corrente di pensiero progressista che «tifa» per Sky si scontra con gli interessi ben noti.
Attualmente Sky gestisce tutta la serie A (costo complessivo tra i 450 e i 500 milioni ripartiti tra i vari club) e con la Rai cerca di acquisire anche la serie B. Ma secondo la Lega l'offerta è bassa (5 milioni).
Un intreccio complicato perché tra Rai e Sky c'è in atto la trattativa per alcune partite del prossimo Europeo. Soldi in movimento per coprire il budget d'investimento sulla Tim Cup e appunto il campionato Primavera.
In questo commercio tv, pare che qualcosa si stia muovendo comunque. Nei giorni scorsi la Lega avrebbe chiesto a Sky di fare una nuova offerta, ma per ora la risposta tarda a venire forse per una questione di risentimento. C'è da sperare che nell'assemblea straordinaria di B del 31 ottobre, dove il quarto punto dell'ordine del giorno riguarda: «situazione diritti televisivi della categoria», vengano poste le basi per dare una svolta all'infelice vicenda.
La Primavera oscurata non piace agli addetti ai lavori. Due voci su tutte. Mino Favini, storico talent scout dell'Atalanta: «Come al solito non c'è rispetto per i Settori Giovanili, eppure la Federazione predica il contrario. In questo gioco di potere ci rimettono solo i ragazzi e tutto il lavoro che c'è dietro. La mancanza di visibilità ci danneggia e non poco». Ecco Ciro Ferrara, responsabile dei giovani bianconeri: «Lavoro anche per Sky, quindi non sarei il più indicato. Oggettivamente però era stato fatto un ottimo lavoro sulla Primavera, è un peccato che qualcuno cerei di smantellare tanto impegno sui giovani».
Anche stavolta Pinocchio rischia di essere gabbato per quattro monete» dal Gatto e dalla Volpe.
Loris Mazzocchi
per "Tuttosport"