In via Rosellini sono arrivati solo il vicepresidente per la serie B Giorgio Lugaresi, Gianfranco Andreoletti, Maurizio Riccardi, e Stefano Fantinel. Cioé solo (e neanche tutti) i rappresentanti della serie B nell'organismo composto da quindici membri.
"Non ci aspettavamo questa defezione - ha detto Fantinel - Però io sono ottimista che una soluzione si possa trovare. Non abbiamo chiesto di più di quello che avevamo l'anno scorso. Visto che quest'anno la A incassa molto di più rispetto all'anno scorso - ha aggiunto il rappresentante della Triestina - deve dimostrare una certa disponibilità verso la serie B per avere una Lega unita".
Altrimenti? c'é chi sogna la separazione tra la lega di A e quella di B, e anzi l'aveva già realizzata, con Galliani presidente, come una tappa 'storica e irreversibile' il 9 settembre del 2005 stabilendo persino quali dovevano essere 'gli alimenti' da pagare al coniuge debole. Che si voglia ripercorrere quella strada per non spartire ulteriormente il gruzzolo dei diritti è qualcosa di più di un'impressione. "Non voglio pensarci, è meglio di no", commenta Fantinel.
Le ventidue società di serie B hanno diffidato Matarrese dal trasmettere al governo il progetto di ripartizione approvato dalla serie A a maggioranza, con i voti contrari di Atalanta, Siena, Cagliari e Palermo e l'assenza della Fiorentina.
La massima serie ritiene di avere operato nel diritto a deliberare senza le società di B. "I nostri legali invece - ha sottolineato Fantinel - hanno un parere contrario". "Faremo le nostre proposte sensate alla serie A - ha concluso il presidente della Triestina - Dobbiamo lavorare per dare in mano alla serie A una proposta perché è quello che la A si sta aspettando".
Insomma quello di domani si preannuncia come un dialogo fra sordi e sul tutto incombono sia le carte bollate sia un intervento diretto del governo.