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Emilio Fede parla a tutto tondo nel suo 'Sipario'

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Fonte: Libero Quotidiano

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Televisione
  sabato, 07 luglio 2007

Emilio FedeEmilio Fede è già al lavoro per il prossimo libro, il decimo. «Forse mi gioco il posto di direttore, ma lo dedicherò alla vita di un grande personaggio».

Chi?
«Lui, Silvio Berlusconi, lo sto già scrivendo. Rivelerò aspetti inediti del Cavaliere. Ma non del personaggio politico, dell'imprenditore: solo l'uomo, l'amico, il più grande che ho. Gliene ho già parlato: pensava scherzassi. Invece faccio sul serio...».

Anticipazioni?
Zero

Il direttore del Tg4, più in forma che mai, parla di televisione e di scandali, del "Sipario" che oggi chiude la stagione e delle novità in vista dell'autunno, delle maleducate signorine della tv, dei cambi ai vertici Mediaset, di Fiorani «un po' troppo peloso».... Non si sbottona solo sul nuovo libro, che uscirà in autunno, edito da Mondadori.

Iniziamo dalla televisione. Com'è andata l'edizione di "Sipario" che si è conclusa?
«Bene. La tv è un po' come il clima: temporali, sole, ancora temporali, grandinate. L'umore del telespettatore subisce sbalzi, e ultimamente direi che l'umore è "tropicale". Ho capito che la gente ha bisogno di evasione».

L'anno prossimo ci saranno novità nel magazine del Tg4?
«Tornerà la conduzione "storica" di Raffaella Zardo e l'altra, altrettanto storica, di Mirka Viola. Vorrei dedicare più spazio agli approfondimenti, alle storie dei personaggi dello spettacolo».

Chi l'ha colpita, tra i nuovi vip?
«Dal punto di vista mediatico, l'effetto Vallettopoli: Corona, Nina Moric. Poi Lapo Elkann mi ha incuriosito: ho avuto modo di conoscerlo e l'ho trovato straordinario, ironico».

E chi boccia?
«Le ragazze che credono di essere arrivate: prima tampinano la redazione e i miei giornalisti per avere un'intervista, poi dicono "Si rivolga al mio agente...". Ecco, chi mi dice questa frase con me ha chiuso». 

E chi sono queste fanciulle?
«Non faccio nomi. Sono poche, ma molto stupide».

Che caratteristiche deve avere una ragazza per lavorare nei suoi programmi?
«Deve avere fascino a discapito della bellezza bamboleggiante. Deve esprimere i concetti con parole proprie. Raccontare, non leggere un copione. E non essere mai ammiccante. Le "mie", dopo qualche sforzo iniziale, sono tutte brave: Benedetta Massola, Eleonora Pedron, Vincenza Cacace, Raffaella Zardo, Francesca Senette».

Nell'ultima settimana "Sipario" ha raccontato l'estate degli italiani nelle mete mondane. Lei dove andrà in ferie, e con chi?
«Non lo dico, son mica scemo! Posso rivelare, ad uso e consumo dei paparazzi, che mi rifugerò in un piccolo monastero della Val Brembana. Alcune suore di clausura mi accoglieranno gentilmente nella loro parca - non porca -mensa».

Crede che lo tsunami Vallettopoli abbia cambiato le abitudini dei vip?
«Nemmeno un po'. Non credo che ora qualcuno si senta "impotente" tutti svolgono il proprio ruolo, chi da un verso chi dall'altro».

E la tv, il gossip? Cambieranno?
«No. Ci saranno sempre le ragazze che avranno voglia di successo, di apparire: non è una colpa nè un reato. E ci saranno sempre rapporti d'amore - amore, non sesso - che nascono nel mondo dello spettacolo. Ben vengano. Accade nell'ambiente della giustizia, dello sport. Tutti fanno l'amore: il magistrato, il giornalista, il netturbino. Cambiano solo le location...».

E cosa ne pensa di Giampiero Floranii ospite nella villa di Lele Mora, tra attrici e tronisti?
«Io non c'ero. Mi disturba solo una cosa. Se fossi Florani andrei in un centro estetico a togliere tutto quel pelume. È troppo villoso».

E del cambio al vertice del Tg5?
«Per uno bravo che va (Carlo Rossella), uno bravo che viene (Clemente Mimun). Due grandi professionisti con stili diversi. Entrare in Mediaset è una fortuna. L'importanza è considerare la riconoscenza non come l'attesa di nuovi favori ma come stimolo a fare sempre meglio».

Se non fosse diventato giornalista e oggi non fosse direttore del Tg4 cosa farebbe?
«Il presidente di Mediaset! Scherzo, scherzo. Sin da quando avevo sedici anni volevo fare o il giornalista o il pilota di aerei. Quindi oggi sarei in pensione, oppure già precipitato, visto il mio carattere...».

Alessandra Menzani
per "Libero"

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