Il Tribunale di Roma chiedera' a funzionari e dirigenti Rai dell'epoca di spiegare come mai un programma televisivo per i consumatori, proposto qualche anno fa a Viale Mazzini dal Codacons e, secondo l'associazione, inizialmente approvato, non fu mai mandato in onda. Ad affermarlo e' lo stesso Codacons in una nota.
"Si fara' forse luce sulle modalita' con cui la Rai sceglie i programmi da inserire nei palinsesti televisivi -afferma in una nota l'associazione dei consumatori- Come si ricordera' il Codacons ha da tempo contestato la vicenda di un programma per i consumatori, ideato dall'associazione e presentato alla Direzione Generale dell'azienda all'epoca di Meocci, trasmissione approvata perfino dall'allora direttore di Rai2 Massimo Ferrario, che aveva stabilito tempi e modalita' di programmazione e addirittura il numero delle puntate e l'orario di messa in onda, e ritenuta socialmente opportuna e da programmare da tutti i vertici Rai.Nonostante cio', la trasmissione in questione e' stata scartata e, al suo posto, e' stato inserito in palinsesto un programma ('Robin Hood') che fece registrare bassi ascolti e nessuna utilita' sociale".
Ora, secondo quanto riferisce il Codacons, "il Gip di Roma, dottor Luciano Imperiali, ha ordinato al Pm di sentire come testimoni della vicenda i vertici dell'azienda nelle persone di Sergio De Luca, Roberto Milone, Franco Matteucci, Lorenza Lei, Andrea Sassano, Massimo Ferrario, oltre a Carlo Rienzi, Giulio Gangi (coautore del programma presente a tutti gli incontri con la Rai) e il regista Michele Guardi', che in un incontro ufficiale con il Dg Meocci e con i rappresentanti del Codacons aveva dato la sua approvazione ad inserire il programma proposto dall'associazione nella fascia mattutina di sua competenza".