RaiTre, il tg si arrende alla notte, protestano gli altri show
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: La Repubblica
RaiTre, si cambia. Da ottobre nella fascia preserale ci saranno due soap (Un posto al sole sarà preceduta da Agrodolce: un prodotto Minoli-RaiEducational) e si aprirà una seconda serata di 50 minuti.
Alle 23 irromperà la striscia satirica di Serena Dandini (non sarà eterna, si pensa a una rotazione) seguita dalla Night Line di mezzanotte del Tg3. "A RaiTre si sperimenta", dicono i vertici Rai, ma i cambiamenti rischiano di creare un piccolo terremoto.
Che fine faranno programmi notturni come Sfide, Glob, C'era una volta, Percorsi d'amore o Gargantua? Da RaiTre assicurano che sono tutti confermati. Ma con le seconde serate bloccate (Dandini va dal martedì al venerdì), il direttore Paolo Ruffini è costretto a "rimodulare" il palinsesto: i programmi verrebbero distribuiti per stagioni, a rotazione, spostati di sabato o di domenica.
"C'è apprensione tra gli autori di seconda serata. La striscia della Dandini e la Night Line mangiano il nostro spazio", spiega Simona Ercolani, autrice di Sfide. "Sulla carta, il nostro giovedì è occupato. Certo, un qualche sfogo la rete la può dare di sabato, di domenica, d'estate. Ma è da dieci anni che faccio Sfide, so bene quanto è importante la collocazione di un programma".
Preoccupato Silvestro Montanaro, autore di C'era una volta, uno dei pochi spazi che la Rai dedica al documentario. "Mi pongo una domanda: la Rai deve ragionare da tv pubblica o da tv privata? Si cambi pure tutto, ma per avere alla fine una qualità dell'informazione da cittadini del mondo".
Intanto al Tg3 fanno le prove di Night Line. Uno studio nuovo, i conduttori in piedi davanti a un tavolo luminoso per "chiamare" i servizi dall'Italia e dal mondo, largo spazio a Internet e al dialogo con i telespettatori. Da fine ottobre partirà la "all news" della testata, un'ora di approfondimento a mezzanotte, e dopo le proteste per la cancellazione di Primo piano, al Tg3 prosegue lo stato di agitazione.
Ieri in una assemblea la redazione ha scelto di accettare la sfida, ma il direttore Antonio Di Bella dovrà proseguire la trattativa con l'azienda per "ottenere adeguate risorse" e spazi compensativi: un Tg3 flash alle 23 di almeno 5-7 minuti, o un'edizione del Tg3 a inizio di serata.
"La nuova Night Line non avrà schemi rigidi. Sarà aperta ora verso il mondo ora verso la cronaca italiana, si andrà dalla Cina al campo Rom di Venezia, magari con il sindaco Cacciari in studio", anticipa il vicedirettore Onofrio Dispenza, curatore peraltro di Primo Piano.
"Sono già allo studio il logo, i titoli, il motivo musicale della Night Line. Il direttore Di Bella ci sta lavorando. Il conduttore sarà in piedi davanti a un tavolo luminoso (simile a quello della rassegna stampa di Sky Tg24, ndr), per la scenografia si pensa a una fusione tra gli spazi del Tg3 e di Primo piano, di quest'ultimo si avrà in eredità l'intervista all'uomo del giorno, politici e non. Con ampio spazio dato alla multimedialità, si risponderà alle domande dei telespettatori".
Leandro Palestrini
per "La Repubblica"