Mediaset, per la fiction ora arriva Gabriele Muccino
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
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Un nome su tutti: Gabriele Muccino. Sarà lui il direttore artistico di un nuovo «pilota» per Canale 5, una commedia romantica incentrata sulle vicende di quattro padri single: Four Single Fathers verrà girato in inglese in America durante l'estate e sarà prodotto dalla Indiana dello stesso Muccino.
Se gli ascolti lo premieranno, il tv movie diventerà una lunga serie, formato di punta di Mediaset, perché permette di risparmiare e di fidelizzare il pubblico. Due elementi che Giancarlo Seheri, da un anno direttore della fiction Mediaset, non manca di sottolineare.
«La nostra strategia» racconta Scheri, 48 anni, da diciotto in Mediaset, dove entrò per concorso, «consiste nel fare dei tv movie che mandiamo in onda per verificare se intercettano il gradimento del pubblico. Gli americani lo fanno da sempre, noi abbiamo iniziato l'anno scorso con Piper e Due imbroglioni e mezzo: sono andati entrambi bene e, a partire dal prossimo gennaio, manderemo in onda sei puntate del film diretto dai Vanzina e quattro del secondo, con Claudio Bisio e Sabrina Ferilli».
Rispetto alle produzioni italiane, Four Single Fathers (che ricalca la formula adottata da Sky: chiamare come direttori artistici due autori di grido come Gabriele Salvatores e Michele Placido e, nel caso specifico, creare degli spin-off dai loro film) è pensata per essere distribuita sul mercato internazionale, dove l'Italia rimane, in fatto di vendite, ancora ai margini del grande mercato.
Certamente, non si è imposta come la Spagna, da dove importiamo vari format, da Un medico in famiglia al più recente I Cesaroni, il cui successo, insieme a quello di I liceali (che infatti prosegue) ha permesso di agganciare il pubblico più giovane che di solito sceglie i telefilm Usa, trasmessi da Italia Uno.
«Anche per questa rete» spiega Scheri «che vive principalmente di sitcom italiane e telefilm americani stiamo preparando lunghe serie home made. Arriverà a novembre Quo Vadis, Baby?, che abbiamo co-prodotto con Sky e, successivamente, dopo sei mesi dalla messa in onda su Sky, anche Romanzo criminale».
Registi di serie A che lavorano per la tv: qualcosa sta cambiando nella fiction italiana? «Incontriamo sempre meno difficoltà rispetto ad un tempo» racconta ancora Scheri, per setti anni direttore di Retequattro. «Oggi la fiction viene vista da registi e interpreti come un'opportunità. Abbiamo coinvolto Ricky Tognazzi, che ha appena iniziato a girare La tomba dei giganti, un thriller per Canale 5 con Adriano Giannini».
Per la nuova serie Amiche mie, vagamente ispirata a Sex and the City, e in onda nella prossima stagione, quelli della Endemol sono riusciti a coinvolgere Margherita Buy, di solito arroccata sulle montagne del cinema d'autore: con lei, anche Luisa Ranieri, Elena Sofia Ricci e Cecilia Dazzi.
Sul fronte internazionale, parallelamente a Muccino, si girerà, sempre quest'estate in America, un altro tv movie, prodotto da Edwige Fenech: Un amore di strega. È una romantic-comedy che avrà come protagonista Alessia Marcuzzi nel ruolo di una wedding planner (organizzatrice di matrimoni), dotata di poteri speciali. Una storia che ricorda Mia moglie è una strega, il vecchio telefilm con Larry Hagman (il J.R. di Dallas).
«Stiamo puntando sulla romantic comedy» prosegue «perché abbiamo notato che gli unici film a funzionare in tv sono quelli alla Notting Hill. Poi stiamo scrivendo una nuova commedia familiare, stesso genere di I Cesaroni, il cui protagonista sarà Bud Spencer che torna in tv dopo anni. Interpreta un poliziotto in pensione che gestisce un ristorante ma non ha perso la voglia di aiutare gli ex colleghi».
Claudio Amendola è stato in pratica cooptato da Canale 5: «Oltre a girare I Cesaroni, sarà il protagonista di una nuova serie, Tutti gli uomini di Paco, dove torna a fare il poliziotto ma per una commedia».
Sabrina Ferilli è un'altra, fra le star del piccolo schermo, «adottata» da Mediaset: sarà la protagonista di Anna e i cinque, commedia familiare (prodotta da Magnolia Fiction), nella quale ha il doppio ruolo di tata e spogliarellista. Raoul Bova ritorna come protagonista di Intelligence, una spy story in sei serate (il set si apre a giorni), prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi che, novità, come produttore di contenuti multimediali inizierà a lavorare anche per la Rai (una miniserie ispirata a una storia vera: protagoniste due donne ebree che vengono deportate nei campi di sterminio).
Per Canale 5, la Taodue ha appena finito di girare Crimini bianchi, una serie sulla malasanità con Daniele Pecci, Christiane Filangieri e Ricky Memphis. Poi, in agosto, si iniziano le riprese di Chirurgia d'urgenza, ovvero sentimenti all'interno di un ospedale, praticamente un Grey's Anatomy italiano: con Giorgio Pasotti, è diretto da Alessandro Piva (altro regista di cinema) e Massimo Martelli.
Ancora, è in preparazione Squadra antimafia, con Claudio Gioé, una sorta di sequel del Capo dei Capi, un successo dello scorso inverno di Canale 5. Ovviamente, non mancheranno le vecchie serie come Distretto e Ris che, insieme ai nuovi progetti, coprono oltre cento serate di fiction. «L'obiettivo» conclude Scheri «è quello di arrivare a produrre, con un budget di 250 milioni di euro, almeno 130 prime serate di Canale 5».
Elena Martelli
per "Venerdì di Repubblica"