Il caso misterioso (o quasi) del Festivalbar scomparso
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: La Gazzetta dello Sport

Per il resto, basta Cantagiro, basta Castrocaro e ora, basta Festivalbar, quello che richiamava migliaia di persone nelle piazze e chiudeva col botto all'Arena di Verona.
IN SOFFITTA - Va in soffitta l'epoca delle grandi kermesse musicali che hanno accompagnato le estati degli italiani dagli anni del boom in poi. «Ci prendiamo un anno di pausa, di riflessione, torneremo nel 2009», dichiara Andrea Salvetti che ha raccolto il testimone del padre, Vittorio, lo storico patron scomparso proprio 10 anni fa. «La situazione è diventata più complicata del previsto. E c'è qualcuno che ha remato contro, ma niente nomi».
Le beghe tra Salvetti e un altro facoltoso promoter sarebbero all'origine dei dissidi; della mancanza di sponsor e della conseguente chiusura di un evento che, comunque, andava ripensato. Al Festivalbar sono mancati gli introiti: la concorrenza di altre manifestazioni e gli ascolti bassi hanno fatto il resto. «Peccato, volevamo fare le cose in grande, non ci siamo riusciti e non per colpa nostra». I conduttori, Lucilla Agosti e Teo Mammuccari erano già pronti a partire.
CECCHETTO - «Nel 1983 presentai la prima edizione di Mediaset che all'evento ha dato la svolta», racconta Claudio Cecchetto. «Mi dispiace, ne ho fatti sei di Festivalbar. Rappresentava l'inizio dell'estate per eccellenza. Ora, però, bisogna riprogettare tutto perché la musica è in difficoltà, ma non in crisi. In tv adesso piacciono i concerti dei grandi nomi, sono andati bene quelli di Vasco, Max Pezzali e Zucchero. Io penserei a una sorta di Sanremo di fine estate: se si vogliono cercare le formule per una gara, si trovano». Mediaset, tramite il direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi, promette e assicura che non abbandonerà il Festivalbar. Intanto quest'anno l'ha fatto.
Francesco Velluzzi
per "La Gazzetta dello Sport"
(06-07-2008)