News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: La Stampa
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Televisione
mercoledì, 05 novembre 2008 | Ore: 00:00

Zingaretti, il suo Montalbano ha successo perfino in replica: 64 volte in onda, tra prime visioni e repliche ogni episodio è stato visto da 32 milioni di persone per un totale di 350 milioni di telespettatori.
«Il merito è delle storie create da Camilleri e dal fatto che ha concepito un personaggio straordinario, con un grande senso etico, che mette al centro della sua felicità se stesso. Un uomo capace d’ascoltare, uno che tutti gli uomini vorrebbero emulare e che tutte le donne vorrebbero accanto».
Qui però Montalbano s’incupisce.
«Diciamo che sono quattro racconti di polifonia sul noir. Sì, lui soffre un periodo di crisi, sente la solitudine, la lontananza della fidanzata storica Livia. Però resta intatta la capacità di indignarsi, il forte senso della giustizia che esercita quando si trova davanti a fatti gravi come le morti bianche e la violenza sui bambini».
Montalbano le somiglia?
«Dicessi di sì mi farei grandi complimenti dopo quello che ho appena detto. Mi è molto simpatico, mi diverte, ammiro il suo senso etico e invidio la sua capacità di godersi la vita. Un uomo forte eppure pieno di debolezze».
Lei ha parlato con Camilleri, gli ha chiesto consiglio?
«Mai, non per altro, per non disturbarlo. Lo conosco da tantissimi anni, era mio insegnante all’Accademia d’Arte Drammatica, le sue lezioni erano stupefacenti, come ti sapeva raccontare il mondo e la vita. Fuori da lì ci siamo scritti mantenendo un rapporto affettuoso come lo possono avere due timidoni. Ma solo ottenuto il ruolo lo chiamai, proprio perché non ci fosse tra noi nessun equivoco e nessuna richiesta di raccomandazione. Fummo felicissimi di ritrovarci».
Eppure lei aveva detto che non avrebbe più portato sullo schermo Montalbano.
«Sì, tre anni fa lo dissi, ma sono qui per ritrattare. Ho capito che mi mancavano la troupe, la ricotta calda, il mare di lì, il regista Sironi. E se questo è il risultato, ben venga il ripensamento».
Michela Tamburrino
per "La Stampa"