News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: ASCA
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Televisione
giovedì, 05 febbraio 2009 | Ore: 00:00

La Rai, ha però chiarito, si è messa nelle condizioni di negoziare al meglio ma le scelte verranno fatte nei prossimi mesi. «La competizione - ha osservato il dg - non è ostilità ma la massimizzazione delle opportunità dell'azienda. Noi cooperiamo e competiamo con Sky. E per negoziare al meglio servono scelte strategiche che verranno fatte, comunque, a tempo debito».
Al direttore generale ha fatto eco Nino Rizzo Nervo, consigliere d'amministrazione Rai, in un'articolo del quotidiano "Europa" in edicola domani: «E' falso che la Rai abbia deciso di uscire dalla piattaforma Sky. E' vero invece che ci sono degli accordi che scadranno a fine giugno e, quindi, è naturale che la Rai determini prima le migliori condizioni per avviare il nuovo negoziato».
«Il marchio Rai - ha aggiunto il consigliere - è un marchio molto forte: se sarà adeguatamente valorizzato non si capisce per quale motivo la Rai dovrebbe abbandonare quella piattaforma, né si possono liquidare frettolosamente i problemi derivanti dalla cosiddetta "neutralità tecnologica", cioè il rispetto del diritto di ogni consumatore di scegliere le modalità e la piattaforma da utilizzare per poter fruire dei programmi del servizio pubblico radiotelevisivo».

«Competizione allora significa capacità di rimettersi in discussione (nei nuovi mercati la Rai non può essere più soltanto Rai1, Rai2 e Rai3), voglia e gusto di rischiare nell'innovazione. Fare cartello o addirittura "Sante Alleanze" con l'uno o con l'altro dei principali competitors, contro l'uno o contro l'altro, significherebbe per il servizio pubblico - conclude Rizzo Nervo - appiattirsi sulle logiche di sviluppo industriale di soggetti economicamente più forti, perdere la propria identità e quindi non avere futuro».