Schermaglie (Repubblica) - Il brindisi di Adriano e la fine di Tranquillo
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: La Repubblica
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Televisione
lunedì, 18 maggio 2009 | Ore: 00:00

Le telecamere di Inter Channel che rubano, si fa per dire, la festa in diretta mentre il Milan chiude sconfitto a Udine, tutti che saltano abbracciati e Ibra che non salta e sorride e basta da lontano, Ambrosini a cui le orecchie, più o meno, saranno fischiate assai. Le gag di Guida al Campionato, Italia 1, stavolta rendono omaggio, gli imitatori di Moratti e Ibra è come se avessero vinto anche loro. A un certo punto sbuca anche l´imitatore di Valentino Rossi che inalbera uno scudetto con la cifra “14″: «In questo paese è sempre meglio dichiarare qualcosa di meno».
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Mourinho: «Dedico questo scudetto a tutti quelli che hanno creduto in me, ma lo dedico anche agli atei» (Gene Gnocchi, Sky). «L´emozione di andare a dormire con uno scudetto, nel giorno del tuo compleanno e dedicando questa vittoria a tuo padre. Ci sono cose che non hanno prezzo» (Il creativo Fabio Caressa, Sky). «Adriano dal Brasile: ho sempre creduto in questo scudetto. Tenete conto che ho iniziato a brindare a settembre» (Gene Gnocchi, Sky).
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Le gag a esito volgare che girano intorno al famoso striscione di Ambrosini dello scorso anno hanno avuto una sorta di strano parallelismo a Stadio Sprint, protagonista però Claudio Ranieri. Incalzato da Varriale su quanto si senta tranquillo in questo momento, il tecnico a un certo punto ha ammesso di non voler esserlo del tutto: «Voi che fate la trasmissione da Roma lo sapete, vero, er sor Tranquillo che fine ha fatto?». In studio hanno abbozzato e sono passati oltre. Chi non conoscesse la risposta, si rivolga a Google, in zona proverbi popolari.
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«Ancelotti: sia ben chiaro, lascerò il Milan solo se me lo ordinerà Papi» (Gene Gnocchi, Sky). «Papi, compraci Adebayor» (Striscione dei tifosi rossoneri). «A fine partita i tifosi granata hanno intonato il coro? Rosina dagliela´» (Aldo Biscardi, Quelli che il calcio).
Antonio Dipollina
per "La Repubblica"