La battaglia tra Sky e Mediaset si sposta sul pacchetto dei film Medusa
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: La Repubblica

L'ultima indiscrezione raccolta negli ambienti televisivi dei due gruppi racconta della possibilità che la Medusa, la società di produzione cinematografica finita sotto il cappello di Mediaset, possa in futuro troncare la fornitura di film ai canali pay tv di Sky Cinema.
Il gruppo guidato in Italia da James Murdoch ha già rotto i rapporti con la Universal che è passata sotto le insegne di Mediaset, come anche la Disney. Un'altra perdita sarebbe dolorosa anche perché la pay tv vive di film nuovi distribuiti in esclusiva e un'eventuale rottura con Medusa potrebbe impoverire ulteriormente l'offerta cinematografica a disposizione dei clienti Sky.
Per esempio il nuovo film di Giuseppe Tornatore, Baaria, che uscirà sugli schermi a settembre, è prodotto da Medusa e normalmente dovrebbe andare sui canali Sky Cinema appena possibile. Ma in futuro potrebbe non essere più così anche se è evidente che il management che lavora con Murdoch, nel caso il divorzio con Medusa diventasse realtà , cercherà di reagire stringendo altri accordi con case di produzione, italiane e straniere. Di certo la battaglia tra Mediaset e Sky sta diventando a 360 gradi e comincia a combattersi senza esclusione di colpi.
La pay tv vive di abbonati che pagano per vedere princinalmente il cinema, il calcio e gli altri canali che vengono distribuiti gratuitamente sulla piattaforma. Mediaset sta impostando una strategia volta a impoverire l'offerta di Sky su tutti questi fronti e al contempo costruire un'offerta sulla propria pay tv, Premium, che sia in grado di far concorrenza, anche sul prezzo, a quella del gigante multimediale australiano.
Tra poco partirà ufficialmente l'asta collettiva per i diritti tv delle partite di calcio e la Lega Calcio ha già fissato una base a 1,8 miliardi di euro. Ma nel corso della trattativa occorrerà vedere come l'esborso sarà spartito tra pay tv satellitare (Sky) e pay tv sul digitale terrestre. Gli uomini di Sky hanno già messo le mani avanti sostenendo la necessità di un riequilibrio vista la recente crescita degli abbonati sul digitale sbandierata da Pier Silvio Berlusconi.
Il 31 luglio, poi, scade il contratto tra Sky e Rai per il pacchetto di canali che vengono distribuiti sulla piattaforma satellitare. La Rai avrebbe intenzione di lanciare una nuova piattaforma satellitare ma gratuita insieme a Mediaset, la quale vi trasferirebbe anche Canale 5, Italia 1 e Retequattro.
A perderci sarebbe la stessa Rai che vedrebbe ridotti i propri introiti di diverse centinaia di milioni di euro, ma anche Sky che vedrebbe diminuire l'offerta di canali generalisti per i propri abbonati. Mediaset invece incastrerebbe un altro tassello per la costruzione di una pay tv low cost antagonista a Sky. Il risultato di una maggiore concorrenza, d'altronde, dovrebbe andare a beneficio di utenti e operatori del settore.
Il potenziale di abbonati alla pay tv in Italia si colloca tra gli 8 e i 10 milioni, così come in Francia e in Gran Bretagna. Sky è quasi a 5 milioni, Premium punta a 2,5 milioni a fine anno, gli altri due milioni dovranno essere conquistati a colpi di offerte commerciali.
Giovanni Pons
per "La Repubblica"