Otto giovani cantanti lirici, 4 soprani e 4 tenori, provenienti da tutte le regioni d’Italia ed accompagnati da un'orchestra di 35 elementi si misureranno, in una sfida all’ultima nota, sulle più celebri arie di tutti i tempi. Questa l'estrema ratio di "Mettiamoci all'opera", primo "talent show" sull'opera che va in onda - col suo numero zero - questa sera su Raiuno alle ore 21.10.
Padrone di casa sarà
Fabrizio Frizzi, che ritorna così sulla rete ammiraglia Rai dopo i successi in access prime time delle scorse estati ("
I soliti ignoti" e "
La botola"). Assieme a lui ci saranno, nel ruolo di giudici,
Katia Ricciarelli, Orietta Berti, il tenore
Safina, il produttore
Torpedine e
Gabriele Cirilli. A loro il compito di valutare qualitativamente le prestazioni degli otto concorrenti.
A dirigere l'orchestra è invece stato chiamato Nicola Colabianchi. Il tutto dalla suggestiva cornice del teatro Flavio Vespasiano di Rieti.
Se queste sono le uniche informazioni in nostro possesso sullo show di questa sera, qualcosa l'ha aggiunta lo stesso Frizzi che, in un'intervista di qualche settimana fa a
Tvblog, dichiarava: «
“Mettiamoci all’opera” è una trasmissione davvero bella e coraggiosa… speriamo che il pubblico estivo si lasci trasportare dalle arie liriche, dalle canzoni napoletane e popolari del 900 e dalle popolari melodie dei musical. Un programma molto ricco dal punto vista delle emozioni musicali».
E di musica non è digiuno Frizzi che molti ricordano in coppia con
Riccardo Cocciante in "
Toy Story", senza dimenticare che suo fratello,
Fabio, è un compositore e autore di svariate colonne sonore. E Fabrizio vanta anche
la partecipazione ad un'operetta nelle vesti di attore andata in scena nell'estate del 1995 a Catania.
Se i presupposti ci sono mancherebbe solo il pubblico. Un pubblico che in estate ha sempre dimostrato di apprezzare i nuovi progetti (pensiamo ai
quattro numeri zero testati sempre da Raiuno lo scorso anno) ed è lodevole l'intenzione della Rai di
ravvivare la programmazione estiva con un prodotto nuovo e alquanto originale.
Il rischio però è sotto gli occhi di tutti: l'opera è e rimane un prodotto di nicchia e in un periodo di vacanza il pericolo è che passi un po' troppo sotto silenzio. Noi il nostro lo stiamo facendo, ma resta l'inequivocabile e insidicabile giudizio del pubblico.
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"