La serie prodotta da RaiFiction e realizzata da Grundy Italia e CPTV Rai di Napoli, pur senza rinnegare la precedente edizione, che aveva registrato un deterioramento dei rapporti all'interno della polizia per la corruzione di alcuni protagonisti propone comunque un nuovo modello narrativo.
La squadra che sembrava sfaldata (con protagonisti consolidati e nuovi da Tony Sperandeo e Taricone a Elaine Bonsangue, Gennaro Silvestro,Antonio Milo, Teresa Santangelo, Ciro Esposito, Gabriele Mainetti, Irene Ferri, Federico Tocci, Barbara Tabita) si trovera' unita a dover affrontare il nuovo nemico, giunto dalla provincia "O Cafone"(un Andrea Tirana per la prima volta nel ruolo del cattivo), boss spietato e pericoloso dai trascorsi collegati ai servizi segreti ma che grazie a interventi maxilofacciali si presentera' nuovo al mondo della criminalita' e a quello delle forze dell'ordine deciso ad annientare il clan Profeta.
«La nuova squadra è il prodotto più economico della Rai - ha sottolineato oggi in conferenza stampa il capo-struttura Raifiction Francesco Nardella - che non significa povero, ed è un prodotto moderno. La serie precedente è stata molto controversa nei contenuti. Non so ancora se la serie proseguirà, ma sarebbe triste se questa esperienza di lavoro e legalità maturata a Napoli, in una zona come Piscinola, confinante con Secondigliano, dovesse chiudere».
Per quanto riguarda il parere negativo espresso dei magistrati di recente su alcuni quotidiani italiani, che ne La nuova squadra hanno visto la Napoli delle forze dell'ordine non ben rappresentata, si è espresso Max Gusberti di Raifiction. «Molto dipende dal punto di vista che si adotta - ha spiegato - considerando che si parla di malavita è alto il rischio di mandare messaggi sbagliati, ma ne La nuova squadra noi teniamo conto della complessità di Napoli, dove il sublime confina con l'orrore. Noi raccontiamo la storia dal punto di vista dei poliziotti e delle loro famiglie. In questa serie la distinzione tra bene e male è comunque molto forte rispetto alla serie precedente, che è quella a cui probabilmente hanno fatto riferimento i magistrati».
«I magistrati dicono che questi prodotti sono triti e ritriti - dice l’attore Tony Sperandeo, veterano della serie ma anche della Piovra e di molti film sulla mafia come I cento passi -. Falcone disse: bisogna sempre ricordare che la mafia c’è e bisogna combatterla».
Sulla questione è intervenuto anche Roberto Sessa di Grundy Italia, produttore esterno de La nuova squadra insieme alla Rai. «Effettivamente la serie dell'anno scorso era "anomala" rispetto alle precedenti - ha sottolineato - avevamo provato a dare un nuovo senso alla fiction, iniziando a far vedere i rapporti tra bene e male con sfumature. In questa decima edizione abbiamo fatto un'operazione di rientro. In ogni caso La squadra è la serie più longeva che abbiamo in Italia. Quella dello scorso anno era un'operazione ardita e in così tante edizione è possibile prendere strade diverse da quelle che erano state progettate inizialmente. L'importante è saper correggere il tiro». Con le forze dell'ordine «non siamo in una situazione di conflitto, ma cerchiamo sempre di non mettere in difficoltà la polizia» ha concluso Nardella.