
Era il maggio del 1999 e Ale&Franz, al secolo Alessandro Besentini e Francesco Villa, esordivano con la gag della panchina sulla ribalta dello Zelig, in onda in prima serata su Italia 1 e condotto da Simona Ventura e Massimo Boldi.
A distanza di due lustri, il duo varca le soglie del Teatro Strehler di Milano, tempio della prosa italiana, per proporre un repertorio ricco di successi: dai nonsense sulla panchina agli stralunati gangster Gin & Fizz, insieme a personaggi mai visti prima e con "sorprese" internazionali. Un "two men show" in due serate dal titolo "Ale&Franz Show", in onda giovedì 24 settembre e giovedì 1° ottobre 2009, in prima serata su Canale 5.
''Abbiamo lasciato Zelig per cambiare, per sperimentare nuove forme di comicita' ''. Franz, al secolo Francesco Villa, spiega cosi' la decisione, presa con Alessandro Besentini alias Ale, che li ha riportati al teatro dopo i dieci anni di televisione con ''la grande famiglia di Zelig'', come la definisce il comico milanese.
''Le panchine del parco - spiega Franz - sono un luogo dove si incontrano personaggi esilaranti, uomini che danno libero sfogo ai propri pensieri, non curanti di infastidire gli altri. E Ale e' perfetto per interpretare queste persone che parlano, magari prima di pensare, di cose banali, ovvie''.
''Noi - aggiunge - partiamo da una panchina, da una realta', per arrivare all'accezione del carattere di ogni singola persona''. Il passaggio da Zelig a Buona la prima ''e' stato - continua - come un salto nel vuoto. Non eravamo obbligati a fare tv, ma abbiamo continuato e il pubblico ci ha seguito e accettato. E' stata come scommettere: da un lavoro in cui non hai certezza, abbiamo creato situazioni improvvisate. Nessuna battuta era pronta''.
Franz sottolinea anche come lo show ''sia stato importante e la sua forza e' tutta in quell'adrenalina provocata dal fatto di non conoscere gli ospiti: eravamo costretti a improvvisare''. Molto spesso, nel corso dello spettacolo, i due comici ridevano come fossero spettatori e non attori: ''Ma questo, accade quando ascolti per la prima volta le battute dell'altro''. Dopo l'esperienza televisiva i due comici ritornano al teatro per '' salire sul palco - conclude - e unirci al nostro più grande alleato che è il pubblico. Ma soprattutto per ritrovare quella dimensione metafisica che libera la mente.