News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-Sat (com.stampa)
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Televisione
martedì, 09 febbraio 2010 | Ore: 00:00

Lâarchitetto Gaetano Castelli â che firma per la diciassettesima volta la scenografia del Festival di Sanremo â promette sorprese e âmagieâ sul palco del Teatro Ariston ridisegnato questâanno soprattutto grazie a ciò che... non si vede. Perché il cuore del Teatro Ariston è unâenorme âmacchinaâ, capace di muovere la scenografia, di darle forma e volume, di farla cambiare, artista dopo artista.
Un impianto che ha richiesto settimane di lavoro e complessi calcoli ingegneristici sui carichi consentiti dal teatro. âUn impianto che mi piace definire âspazialeâ, in tutti i sensi â dice Castelli - Eâ scenotecnica, questâanno, più che scenografia, nel senso che lâutilizzo della tecnologia permette di âmuovereâ tutto, di dare dinamicità al Festival, di dare a ogni momento di spettacolo e a ogni protagonista una propria irripetibilità â.
Per questo anche la scelta di abbandonare la classica scalinata a favore di soluzioni create dalla tecnologia che âgiocaâ con la grande pedana di otto metri al centro della scena, mentre lâorchestra occupa ancora il golfo mistico sottostante. Intorno al palco, linee curve e colorate, e pareti mobili con fondali e schermi che propongono immagini e giochi di luce nei diversi momenti dello spettacolo.
âNon un lavoro semplice â prosegue Castelli â proprio per la complessità della âmacchinaâ scenica. E per farla risaltare ancora di più, abbiamo scelto elementi semplici a prima vista ma in grado di dare profondità alla scena e lasciar spazio alle sorprese della nostra macchina. Così ho cercato â insieme ai miei collaboratori e a mia figlia Maria Chiara â di sintetizzare il passato delle mie scenografie con la novità tecnologica estrema, facendola diventare spettacolo essa stessa. Un omaggio ai 60 anni di Festival e ai protagonisti di questa edizioneâ.

