Comitato Media e minori: tv indisciplinata, maglia nera ai film hot su Sky
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Apcom

E' quanto emerge dal bilancio, presentato oggi a Roma, dell'attività del Comitato Media e minori, che verifica il rispetto del codice di autoregolamentazione siglato dagli stessi operatori. Se nel 2008 le infrazioni erano state 28, nel 2009 sono salite a 46. I casi considerati sono passati dai 228 del 2008 ai 264 del 2009 e sono sensibilmente aumentate anche le segnalazioni preliminari inviate all'Autorità garante delle comunicazioni, 23 rispetto alle 3 dell'anno precedente, per trasmissioni a luci rosse diffuse nella programmazione notturna per lo più da emittenti locali.
La maglia nera, per il Comitato, va a Sky, che, spiega, "continua a dichiararsi esente dall'applicazione del codice in quanto non firmataria. Sostiene, inoltre, di essere esentata dal rispetto della normativa vigente in materia di tutela dei minori per la modalità trasmissiva adottata ad accesso condizionato, che prevede la possibilità a richiesta dell'adozione di un controllo specifico e selettivo attraverso un pin", il cosiddetto "parental control". "In nome di ciò - prosegue il Comitato - Sky continua a mandare in onda in orario di 'televisione per tutti' e spesso anche nella fascia a protezione rafforzata 16-19 programmi dai contenuti inequivocabilmente non adatti ai minori, tra cui numerosi film classificati 'vietati ai minori di 14 anni', che per legge non possono essere trasmessi prima delle 22.30".
Insomma, l'operatore televisivo dice che attraverso il parental control i genitori possono bloccare ogni programma e tanto basta. Il presidente del Comitato, Franco Mugerli, risponde che questo meccanismo "non è sufficientemente tutelante per il minore" e che occorre rovesciarne la logica: "Noi vogliamo che il programma non adatto al minore sia bloccato alla fonte e sbloccato dagli adulti attraverso un pin se lo desiderano".
Ma sotto accusa da parte del Comitato c'è anche BabyTv, il canale dedicato ai bimbi al di sotto dei 3 anni, lanciato ad agosto da Sky. Il Comitato in questo caso non contesta i programmi in sé, ma la stessa opportunità di un canale dedicato a una fascia di bambini così piccoli. "Al di sotto dei 5 anni - sottolinea Giovanni Biondi, del reparto di psicologia pediatrica del dipartimento di neuroscienze del Bambin Gesù di Roma - è meglio concedere ai bambini pochissima televisione e con delle regole. Troppa televisione finisce spesso per provocare obesità, irregolarità del sonno, e una difficoltà di concentrazione. Oggi molti adolescenti studiano con la televisione accesa, il che comporta un calo del rendimento scolastico, ma soprattutto indica difficoltà a mantenere l'attenzione. Non è affatto vero che la televisione favorisce lo sviluppo del linguaggio. Al contrario, genera passività".