Crimini 2: su RaiDue 8 nuovi film ambientati ogni volta in altrettante regioni
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-Sat (com.stampa)
Otto nuovi episodi arricchiscono e completano il “giro d'Italia” criminale inaugurato con la fortunata serie tv “Crimini”, curata come la precedente da Giancarlo De Cataldo. Con l'unico vincolo dell'indicazione geografica, gli scrittori sono stati lasciati liberi di improvvisare sul tema, raccontando le ossessioni, le grandi e piccole paure, le speranze, le miserie e gli splendori di un Paese inquieto e inquietante che nessuna realtà riesce a descrivere meglio di quella criminale nei suoi costanti, spesso inafferrabili mutamenti. Una squadra di affermati sceneggiatori ha affiancato gli scrittori nella trasposizione della pagina letteraria in copione televisivo. La Bari notturna e seduttiva di Carofiglio, popolata da fantasmagoriche apparizioni di bellissime dame senza pietà. L'accecante Courmayeur della “neve sporca” di De Cataldo coi suoi commercialisti malavitosi e un uomo in cerca di riscatto. L'assolata Matera di Sandrone Dazieri, teatro di inconfessabili traffici. Il Piemonte di Faletti, scenario di una “nerissima” avventura di incendi e di inganni. L'Umbria di Di Cara, dove poliziotti coraggiosi combattono una lotta senza quartiere contro aggressive organizzazioni criminali, e le Marche di Lucarelli. Il Nord-Est tanto ricco quanto disperato di Massimo Carlotto. La Genova di Giampaolo Simi, con la purezza di un diamante che si giudica all’alba da una finestra che si affaccia a nord.
“Non c'è niente di scontato nell'Italia efferata che gli autori di “Crimini” ci rivelano – dice Giancarlo De Cataldo - Nemmeno la speranza che, per nostra fortuna, sta nei cuori dei giusti, qui sempre vincitori dell'eterna lotta contro il Male”.
Il primo degli otto film della nuova collana, in onda venerdì 9 aprile in prima serata su Raidue, prodotta da RaiFiction e Rodeo Drive Media, è “La doppia vita di Natalia Blum” di Gianrico Carofiglio, per la regia di Anna Negri. Ambientata a Bari, con protagonisti Emilio Solfrizzi e Anita Caprioli, è la storia di un brillante e cinico editor catturato dal romanzo, forse autobiografico, di una misteriosa giovane esordiente scrittrice. Divorando uno dopo l’altro i capitoli che la ragazza gli ha inviato, l’uomo viene sconvolto da un’improvvisa e imprevista svolta gialla: nelle periferie di Bari c’è un serial killer che ammazza prostitute. La protagonista del romanzo potrebbe essere in pericolo.
L'EPISODIO IN ONDA STASERA
LA DOPPIA VITA DI NATALIA BLUM di Gianrico Carofiglio, sceneggiatura: Silvia Napolitano, regia di Anna Negri con
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EMILIO SOLFRIZZI . Marco
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ANITA CAPRIOLI . Natalia/Gloria
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LIDIYA LIBERMAN . Natalia 2
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PAOLO DE VITA . Dott. Bevilacqua
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MIMMO MANCINI . Albanese
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PIA LANCIOTTI . Valeria
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PILAR ABELLA . Giulia
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GIGI ANGELILLO . Rambaldi
ambientazione BARI
Marco Blasetti è un editor brillante e cinico, cerca nuovi talenti per la sua casa editrice, e ha una bella e sofisticata fidanzata che, non potendolo mai afferrare, lo ama in eccesso. Insomma, Marco Blasetti ha una vita comoda e appagata. Almeno così pare. Ha anche scritto un libro che si chiama “Come scrivere un romanzo e farselo pubblicare”, e va in giro per l’Italia a presentarlo. Ma la tappa di Bari sarà il suo capolinea.
A Bari incontra una donna. Anzi, una ragazza. ha lunghi capelli castani strana e molto bella. La ragazza ha scritto un libro, anzi metà. È, insomma, una giovane esordiente. E, come tanti giovani esordienti, consegna il suo manoscritto a Marco, alla fine della sua presentazione. Ma gli occhi di Natalia non sono quelli degli altri esordienti. Brillano nella pioggia di quella sera, e sono troppo lucenti per non suscitare la curiosità di Marco.
Un bicchiere di vino prima della partenza del suo treno: doveva esser questo il breve incontro che Marco immaginava. E questo è. Almeno in apparenza. In realtà Natalia colpisce al cuore l’editor, da sempre anaffettivo: sono le prime parole del suo romanzo a trascinarlo in un gorgo da cui sarà difficile uscire.
“Da quasi un anno faccio la puttana. Sono laureata in giurisprudenza, e mio padre pensa che studi per diventare magistrato”. Sono queste le prime parole del libro. Lui le legge, e tutto cambia.
Legge il manoscritto d’un fiato, rapito dalle pagine. Il libro è molto bello, un vero colpo editoriale, Marco ne è sicuro. È completamente risucchiato da quella storia e trascura tutto: fidanzata, lavoro, altri impegni. Quando finisce di leggere quel mezzo romanzo, vorrebbe solo continuare. Chiede altri capitoli, gli arrivano, e sono all’altezza dei primi. Ma contengono una svolta gialla improvvisa e imprevista: nelle periferie di Bari c’è un serial killer che ammazza prostitute. E la protagonista del romanzo sa di essere in pericolo.
In Marco, subito, si insinua la paura. Il romanzo è autobiografico, o no? Certo, Natalia non l’ha mai ammesso del tutto, ma lui ne è sicuro. Così la cerca, per rassicurarsi e cancellare l’inquietudine. Ma non la trova, né al cellulare, né con le mail. Le propone allora un contratto di pubblicazione, sogno proibito di ogni esordiente. E lei, ancora, non risponde. Sembra scomparsa nel nulla. Marco entra così in un tunnel che lo obbliga a tornare a Bari, a cercarla. Dov’è Natalia? E, soprattutto, chi è? Marco lo scoprirà solo alla fine. E, insieme a questa scoperta, ne farà un’altra, su di sé. Scoprirà di essere cambiato, in modo irreversibile e imprevisto. I romanzi, in fondo, servono anche a questo, aiutano a cambiare. Lo aveva scritto proprio lui, alla fine del suo manuale, e se ne era completamente dimenticato.