News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Asca

''Cambiare la sigla e lo studio dopo un anno di direzione ha un significato. Con quella nuova porteremo il cittadino direttamente dentro la notizia '', ha affermato Minzolini. Le sigle ''saranno 11 per i Focus, 2 per i settimanali, una per il Tg Storia ed una per il Tg Economia", ha precisato il vicedirettore del Tg1 Fabrizio Ferragni.
''In particolare mettere in piedi un sito per noi è stato abbastanza complesso perchè per molti versi siamo ancora una redazione analogica, per questo motivo abbiamo preso delle persone appena uscite dalle università . Tutta gente della ''Web Generation'''', ha spiegato il direttore, aggiungendo che sulla pagina web del nuovo Tg1 la fruizione delle notizie video sarà in tempo reale e che ''ci saranno delle chat per intervenire e chiedere delle informazioni. Una cosa che dà l'idea di servizio pubblico al cittadino".
Altra novità del nuovo Tg sarà l'angolo meteo in cui due giornalisti, Valentina Bisti e Stefano Campagna, alternandosi di settimana in settimana, guideranno gli spettatori alle previsioni metereologiche interattive su uno schermo touch screen. Ad iniziare la nuova conduzione sarà Francesco Giorgino, mentre per quanto riguarda gli altri tre conduttori ''in questo momento stiamo provando gente nuova", ha spiegato Minzolini.
''Tutti sforzi che portano a modernizzare questo telegiornale ed allo stesso tempo a mantenere la tradizione', ha affermato il direttore riportando i dati positivi raggiunti quest'anno dal Tg1, che pur registrando una diminuzione dello share dell'1,14% a causa del passaggio al digitale, ha realizzato un incremento della platea televisiva con 223.000 spettatori in più rispetto ai maggiori competitor.
Il Tg1 ''è il baricentro del Paese. Racconta i problemi, ma evita di dare un'immagine catastrofista dell'Italia, immagine che non esiste', ha dichiarato Minzolini in risposta alle recenti critiche sull'alleggerimento dei temi trattati dal telegiornale sotto la sua direzione.
''Se andiamo a guardare i risultati raggiunti fino ad oggi vedremo che la mia linea editoriale sta avendo ragione, non penso di cambiarla e non ne vedo il motivo. Il vero problema è ringiovanire la platea, stanziata sui 60 anni, creando più movimento per attrarre più pubblico', ha ribadito il direttore, spiegando le motivazioni di alcune scelte editoriali.
E sulle polemiche che in questi ultimi mesi hanno accompagnato la sua direzione, Minzolini ha dichiarato: ''Mi hanno accusato di aver dato poco spazio alla crisi economica quando invece a noi è piaciuto sottolineare come il sistema economico italiano sia riuscito ad affrontare questa difficile situazione meglio di altri paesì'.
Per quanto riguarda gli ''epuratì' dalla conduzione, Busi, Di Giannatonio e Ferrario, Minzolini ha spiegato che ogni cambiamento è stato fatto ''nell'ambito di scelte editoriali razionali. A tutti quanti ho fatto una proposta di ricollocazione, addirittura di super inviati agli Esteri. Io ci metterei la firma ad accettare in incarico del genere. Se poi c'è una mania da video, che peraltro appartiene e molte persone...Per quanto mi riguarda resto ancora in attesa di una risposta dai colleghi. Quello che mi ha lasciato più perplesso sono gli attacchi di chi lavora all'interno dell'azienda'', ha detto ancora il direttore.
''Sarò alla direzione del Tg1 fino a quando avrò la fiducia del Cda. Le decisioni cambiano anche nel giro di 1 anno e mezzo. Vi pare che le conduzioni possano durare a vita?'', ha concluso Minzolini.