Ricerca OMD: calano gli ascolti delle tv generaliste ma tengono i Tg
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos
Cala la tv generalista per effetto della polverizzazione dovuta a Sky (share media del 9.2% nei primi sei mesi del 2012 del bouquet) e al digitale terrestre, ma tengono invece i telegiornali in un anno difficile come il 2012 in cui, al primo posto, è andata l'economia e non più la battaglia politica che nel 2011 aveva spinto in alto gli ascolti.
Lo rivela un monitoraggio svolto dal centro media OMD che sottolinea come, nonostante nel complesso la tv generalista abbia perso oltre 14 punti di share in dieci anni sommando i dati Auditel dei canali generalisti Rai e Mediaset, resti invece ancora ottima la tenuta dell'informazione.
«Insomma -afferma Marco Girelli, CEO di OmnicomMediaGroup- nei primi sei mesi dell'anno, paragonati allo stesso periodo gennaio-giugno 2011, c'è una sostanziale 'tenutà dei telegiornali rispetto all'andamento negativo del dato generale d'ascolto».
In ambito RAI a tenere di più è il TG2 che, nell'edizione delle 13.00, è attestato intorno al 18,8% di share mentre la share media di 8,30% dell'edizione delle 20.30 lo mantiene pressochè in linea con i dati del 2011. Il TG1, che aveva perso ascolti nei primi mesi dell'anno, è invece indicato in ripresa dai dati di giugno che segnano un rilevante incremento (23,15% la media dell'edizione delle 20.00 nel 2012 rispetto al 22,56% della stessa nel giugno 2011).
Tiene anche il TG3, circa un complessivo -1% di media nell'edizione del giorno delle 14.20. «Ancora molto in salute l'edizione delle 19.00 -continua Girelli- che sconta solo un meno 0,8% con una media del 13,2% nei primi sei mesi di un anno in cui l'interesse per la politica è crollato». Il TG3, inoltre, vanta il primato di composizione maschile soprattutto nella fascia serale, con il 47% del pubblico composto da maschi con più di 14 anni, un dato politicamente rilevante.
In casa Mediaset, il TG5 mantiene i suoi ascolti corposi e pregiati dal punto di vista del target con una share media semestrale dell'edizione delle 13.00 attestata intorno al 21% (circa -1% rispetto al 2011), mentre l'edizione delle 20.00 del telegiornale di Mimun mantiene un 19.6% di share nonostante il terremoto degli europei di calcio di giugno che, ovviamente, ha indebolito le audience di Mediaset. Inoltre, sempre in termini di confronto percentuale di share media, perde complessivamente meno telespettatori del rivale TG1 che, seppur superiore nel numero di contatti, ha subito, nei sei mesi monitorati, una dispersione di ascoltatori maggiore, circa il -1% di share.
In sostanziale crescita il TG4 che, soprattutto nel daytime con la nuova edizione delle 11.30, sta beneficiando della cura Toti (+1,46% e +0,65% di share nel rispettivo confronto con maggio e giugno 2011).
Dopo il boom del 2011 sono in calo gli ascolti del TG La7 nel confronto tra primo semestre 2012 con quello 2011. Pur restando buoni in assoluto, i dati confermano un andamento negativo: come attestano, nel confronto del mese di giugno, sia l'edizione delle 13.30 (6,45% nel 2011 contro il 4,58% del 2012, per un -1,87% di share) che quella delle 20.00 (10,99% nel 2011 contro il 4,58% del 2012, per un -3,25% di share).
Per quanto riguarda SkyTG24, la testata satellitare guidata da Sarah Varetto raccoglie un dato medio di share sui primi sei mesi del 2012 attestato allo 0,33% sull'intero giorno, ma che raggiunge significativi picchi anche del 3-4% in alcune fasce orarie, dando fastidio, come si è visto, agli altri telegiornali.
«Oltre alla crisi viviamo un momento di trasformazione profonda dei contenuti audio video -conclude Girelli- che influenzano le scelte degli utenti ormai abituati a una fruizione segmentata delle notizie. Tuttavia i dati dicono che, all'interno di questo scenario complessivo, il format d'informazione dei telegiornali generalisti mantiene una sua forza e credibilità»