Il canale Abc della Sbressa querela Report. La Gabanelli: ''Abbiamo le prove''
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa
Da Report “un attacco diffamatorio senza precedenti”. E’ la denuncia dell’emittente televisiva Abc e del suo editore, Ilaria Sbressa, che punta il dito contro il servizio di Sigfrido Ranucci dedicato alla banca Bpm andato in onda domenica scorsa e accusa la redazione di Report anche di “ricettazione” per aver mandato in onda un video “rubato” dalla sua abitazione.
Mentre annuncia di aver già depositato alla procura della repubblica di Roma due “circostanziate e documentate querele con una richiesta di risarcimento di danni, stimati in 35 milioni di euro, nei confronti di Milena Gabanelli, Sigfrido Ranucci e Giorgio Mottola, nonché dei più alti vertici della Rai”.
Nella prima querela, spiega la redazione di Abc in una nota, Ilaria Sbressa punta il dito contro le affermazioni “erronee, tendenziose e gravemente lesive della reputazione sua e di ABC (canale 33 del digitale terrestre) contenute nel servizio di Report, rispondendo punto per punto con ampie prove documentali”. E la richiesta di risarcimento dei danni è quantificata in 25 milioni di euro.
Nella seconda, Sbressa e il marito Andrea Ambrogetti denunciano “il furto nella loro abitazione (da parte di ignoti) e la successiva ricettazione (da parte della redazione di Report, che ne ha trasmesso in prima serata alcuni spezzoni previa l’effettuazione di tagli, manipolazioni e adattamenti) di una copia del dvd privato girato in occasione della loro festa di matrimonio, celebrato il 21 giugno 2008″.
Nella denuncia i coniugi precisano di essersi resi conto del furto “solo nel corso della visione del programma” e definiscono il fatto “gravissimo e penalmente rilevante”, sottolineando che è stato poi mandato in onda “in prima serata con un rilievo di carattere nazionale e con anticipazioni addirittura sui quotidiani ‘Il Fatto Quotidiano” e il ‘Corriere della Sera’ (anche nella sua versione on line www.corriere.it)”. Chi lo ha rubato e poi chi lo ha utilizzato, accusano chiedendo danni per 10 milioni di euro, ha violato anche la loro privacy.
Le informazioni diffuse domenica da Report sulle imprese di Ilaria Sbressa “provengono da documentazioni ufficiali, acquisite presso ministeri della Pubblica amministrazione, da informazioni raccolte dagli stessi manager dei ministeri competenti, da interviste e testimonianze degli stessi dipendenti che hanno lavorato per mesi nelle aziende della signora Sbressa, e le cui affermazioni sono state ulteriormente verificate analizzando documenti e filmati prodotti dallo stesso canale ABC”.
Lo puntualizza Milena Gabanelli che replica così alle accuse di diffamazione che le sono state mosse, dopo la puntata di domenica del programma, dall’editore di Abc Ilaria Sbressa, che, insieme con il marito Andrea Ambrogetti, ha annunciato di aver depositato alla procura della repubblica di Roma due querele con una richiesta complessiva di 35 milioni di euro di danni.
Per quanto riguarda le informazioni sui rapporti tra la signora Sbressa e Antonio Cannalire, uomo di fiducia del banchiere Massimo Ponzellini, prosegue Gabanelli, “sono agli atti dell’inchiesta sulla BPM, oggetto della Procura di Milano. E’ agli atti anche il ruolo che ha avuto Cannalire nel favorire la dott.ssa Sbressa nel percepire il finanziamento di 300 mila euro alla sua azienda. Un finanziamento per il quale è emerso anche un interessamento dell’ex ministro Paolo Romani. Nelle copiose intercettazioni - continua - emerge chiaramente anche il rapporto in essere tra la sign.ra Sbressa e Cannalire e l’attività di lobby effettuata dal braccio destro di Ponzellini in suo favore presso istituti finanziari e Enti pubblici quali la Consip dove è stato depositato il format delle famigerate ‘Pillole del sapere’, che sono state pagate 39 mila euro l’una come mostrano i documenti trasmessi”.
Report, conclude Gabanelli, “ha chiesto più volte un’intervista alla dottoressa Sbressa su quanto aveva raccolto nel corso dell’inchiesta giornalistica. La Sbressa non solo non ha mai risposto, ma ha messo in atto tutte le tecniche possibili per evitare un confronto nel quale avrebbe avuto ampiamente modo di raccontare il suo punto di vista. Di quanto detto, abbiamo ovviamente prova filmata e documentale che ci riserviamo di produrre nelle sedi opportune”.
In merito poi alla legittimità con cui sono stati concessi i 300 mila euro alle azienda della Sbressa, aggiunge poi Milena Gabanelli, “Report ricorda che Antonio Cannalire per le opposizioni sollevate dai responsabili degli uffici crediti, è arrivato addirittura a minacciare di morte i dirigenti della Bpm se non si fosse sbrigata celermente la sua pratica. Proprio questa minaccia è stata determinate per far emettere nei suoi confronti l’ordinanza di custodia cautelare”.
E sempre su questo, continua, “in un’intercettazione si fa cenno anche di un intervento dell’ex ministro Paolo Romani, che ‘avrebbe fatto pelo e contro pelo’ se non fosse stata soddisfatta la pratica. Proprio il filmato del matrimonio dove tra gli invitati emergeva la presenza tra molti altri anche del Ministro Paolo Romani, è stato giudicato di alto interesse pubblico e investigativo - sottolinea la giornalista- in quanto prova dei suoi stretti legami con l’imprenditrice. Sulle modalità di acquisizione del filmato- conclude- Report respinge fermamente e con sdegno le accuse di ricettazione, ed è pronto nelle sedi opportune a rivelarne le modalità di acquisizione”.