Successo per Pretty Woman su Rai1. Per gli psicologi crea l'effetto sogno
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos
È l'effetto sogno' a muovere il successo intramontabile di 'Pretty Woman'. Parola degli psicologi che, di fronte all'ennesimo record della pellicola, parlano della «favola eterna di Cenerentola» che riesce a conquistare il «suo principe azzurro».
La commedia romantica del 1990, diretta da Garry Marshall ed interpretata da Julia Roberts e Richard Gere, ieri, infatti, ha vinto su Rai1, il prime time con 4 milioni 676mila spettatori e uno share del 17.81.
«Le donne - spiega all'Adnkronos la psicoterapeuta Gianna Schelotto- continuano a sognare e, nel sogno, inseriscono tutti gli elementi del caso: la bellezza fisica, la simpatia, il denaro e la ricchezza. Il desiderio di avere il principe azzurro è eterno e duro a morire. Più i tempi sono difficili, più si ha bisogno e voglia di sognare. Si tratta di un'evasione sentimentale fantastica».
Il film racconta la 'favola' Vivian Ward, interpretata da una bellissima Julia Roberts. Giovane prostituta di Hollywood, la ragazza cambia vita dopo l'incontro fatale con Edward Lewis, un miliardario senza scrupoli, appena uscito da un fallimento di cuore, di cui si innamora. «Qualche anno fa - continua Schelotto - ho scritto il libro 'Un uomo purchè sià nel quale facevo questa considerazione: le donne hanno fatto il femminismo e le battaglie per la parità. Eppure si sentono mutilate senza un uomo accanto. Ne incontro tante che hanno fatto carriera, che sono diventate importanti e che hanno tutto ma che senza un uomo si sentono mutilate»
Nel film, dunque, viene privilegiato un sogno d'amore: «Sfido chiunque -scandisce Schelotto- a dire che non pensa all'amore e non lo vuole e non ha sognato, almeno una volta nella vita, di incontrare il grande amore». E neanche il fatto che Vivian Ward sia una escort scoraggia il pubblico femminile che in lei vi vede un modello. «Intanto -ricorda Schelotto- la protagonista non si vede mai mentre esercita la sua professione. E poi il fatto che sia un escort è marginale. In più, le prostitute sono state valorizzate da 10 anni di berlusconismo. Abbiamo cambiato anche la parola per definirle».
A puntare ancora l'attenzione sul 'fattore' escort è lo psichiatra e sessuologo milanese Willy Pasini che, all'Adnkronos, commenta: «La gente ha bisogno di sapere che una escort riesca a farcela».
Nel personaggio interpretato da Julia Roberts, afferma Pasini, si nascondono le caratteristiche di una ragazza che è, al tempo stesso, «Maria e Maria Maddalena. Una donna buona con l'aspetto della peccatrice per eccellenza. Il film presenta degli elementi di perversione ad uso soft: ad essere raccontata è la storia di una escort che si comporta in maniera romanantica È in grado di conquistare e possedere l'uomo con modelli antichi di seduzione».
Pasini si sofferma anche sul mito del principe azzurro, l'uomo ricco e potente da sposare. «Il modello maschile proposto è quello classico che le femministe buttano nella pattumiera ma che sempre risorge: una persona di successo che seduce, cioè il principe azzurro bello ricco e famoso». Le donne, per la psichiatra, hanno ancora bisogno del principe azzurro. «Non è importante che l'uomo sia bello ma che sia potente. La potenza è più importante della bellezza nell'uomo»