La Costituzione letta da Roberto Benigni, 12,6 milioni di telespettatori su Rai 1
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Rai.it
Roberto Benigni ha fatto ancora una volta centro, con ascolti eccezionali. Ieri su Rai1 la performance del regista e attore toscano in diretta dallo studio di Cinecittà’ dedicata a una lettura della Costituzione italiana, ha ottenuto il 43,93% di share, con 12 milioni e 619 mila spettatori.
“La più bella del mondo” inizia con un ringraziamento rivolto a “tutti gli italiani e ai vertici della Rai per la possibilità di realizzare una serata bella su un argomento che più bello non si può” e continua l’elenco in un crescendo di responsabilità che partono dalla dirigenza Rai, per passare al Presidente Napolitano, il papa, dio e arrivare a Berlusconi.
E’ a quest’ultimo infatti che il comico toscano dedica una buona dose di ironia. “L’italia – dice Benigni – sta passando un periodo difficile. Tra poco è Natale ma a dicembre abbiamo avuto due notizie catastrofiche: una è che tra quattro giorni è prevista la fine del mondo, l’altra terrificante è che c’è un italiano che potrebbe andare in pensione e non c’è verso di mandarcelo. S’è ripresentato: Signore pietà”.
Le battute non si fermano al leader del centrodestra e si riversano sugli altri politici. Ed è la politica a segnare l’inizio della seconda parte dello spettacolo dedicata ai dodici principi fondamentali della Costituzione Italiana. Per il regista toscano “la politica è la cosa più alta per organizzare la pace, la serenità e il lavoro. Non avere interesse per la politica è come dire di non avere interesse per la vita”.
”Mentre la legge vieta, ti trattiene, fa paura, la Costituzione spinge, ti protegge, ti vuole bene, è la nostra mamma, è tutto a favore. I dieci comandamenti sono tutti un no, la Costituzione è tutto un sì, è la legge del desiderio”
Un commento che è stato accolto con calore dal pubblico presente composto anche da ragazzi, perché è soprattutto ai giovani che l’artista vuole rivolgersi spiegando che la Costituzione “ancora respira“.
La lettura inizia e uno a uno snocciola tutti gli articoli a cominciare dal primo. L’attore si concentra sulla modernità della Costituzione, celebra la grandezza dell’Italia, analizzando le fasi che hanno caratterizzato la nascita del nostro ordinamento e l’opera più ispirata nata dalle menti dei padri fondatori della Patria. Benigni ricorda che autore di passaggi fondamentali della nostra Costituzione è stato “un pugliese di appena 29 anni, Aldo Moro”.
Legge l’articolo 3, che prescrive l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, senza senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, e commenta: “Ma questo l’hanno scritto a Woodstock, è “Imagine” di John Lennon trent’anni prima. Me li immagino a Montecitorio, come fricchettoni, che si passano il “cannone”.
E ancora: “Mentre la legge vieta, ti trattiene, fa paura, la Costituzione spinge, ti protegge, ti vuole bene, è la nostra mamma, è tutto a favore. I dieci comandamenti sono tutti un no, la Costituzione è tutto un sì, è la legge del desiderio”.
”Quando non c’è lavoro perdiamo tutti, perché quanto lavoriamo modifichiamo noi stessi, è quella la grandezza del lavoro. Nella busta paga troviamo noi stessi: quella paga non è avere, è essere”
Cita il ripudio della pena di morte e della guerra. Ma il suo articolo preferito, sottolinea, “è il dodicesimo, quello sulla bandiera, descritta nei suoi tre colori come nel tema di un bambino”.
Infine un messaggio “patriottico”: “La Costituzione è un regalo che ci hanno lasciato: ma ciò che si riceve in eredità deve diventare nostro, bisogna conquistarlo.
Qui dentro ci sono le regole per vivere tutti insieme in pace lavorando. Dico una cosa che potrebbe dire solo un papa o un buffone: domani mattina quando vi svegliate dite ai vostri figli di andare a testa alta, di essere orgogliosi di appartenere a un popolo che ha scritto queste cose tra i primi nel mondo, e dite loro di avere fiducia e speranza”.
E canta la speranza, nella versione italiana della colonna sonora del “La Vita è bella” di Piovani. Standing ovation nel teatro 5 di Cinecittà: Benigni si commuove, abbraccia il pubblico e saluta augurando Buon Natale.
“Non si può scrivere ‘noi amiamo gli uomini’ e poi fare la guerra. Il comandamento supremo è invece ‘ama il prossimo tuo’. Amare le persone è il comandamento che ci salverà”
La Costituzione secondo Roberto Benigni è in replica su Rai5: lo spettacolo “La più bella del mondo”, dedicato ai dodici principi fondamentali della Costituzione italiana, sarà riproposto martedì 18 dicembre alle 20.45.