Paolo Landi, Adiconsum: "Chiediamo alla Commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi di non approvare il testo "rimaneggiato" del contratto di servizio Rai e di ripristinare il testo originale (Gentiloni) pubblicato sul sito del Governo
Adiconsum ha documentato i "rimaneggiamenti" più significativi intervenuti nel contratto di servizio Rai e che domani la Commissione di vigilanza prenderà in esame.
Adiconsum chiede alla Commissione di respingere questa "nuova" versione che ha notevolmente peggiorato i diritti dell'utenza in tema di servizio universale.
Una scelta ancora più inaccettabile perché fatta successivamente all'aumento del canone come non accettabile è la giustificazione che la pubblicazione sul sito del Governo sia avvenuta per errore.
La verità è che lobby interessate (Rai e Sky) sono intervenute per ridimensionare gli impegni sul servizio universale.
Adiconsum ritiene che:
- il nuovo contratto di servizio debba garantire in chiaro le trasmissioni anche sul satellite e non soltanto in analogico o sul digitale;
- le varie innovazioni tecnologiche proposte riguardino tutte le piattaforme (satellitare, digitale e analogico) e non soltanto l'analogico, destinato a sparire entro il 2012;
- ai disabili siano garantite le stesse percentuali previste nel testo precedente;
- il Comitato istituito nel nuovo Contratto per valutare l'applicazione dello stesso e la qualità del servizio sia composto a grande maggioranza dai rappresentanti dell'utenza. I controllati non possono essere anche i controllori di se stessi!
Lunedì 22 gennaio Adiconsum terrà una conferenza stampa per documentare i "rimaneggiamenti" intervenuti e per evidenziare come questi riducono i diritti dei cittadini al servizio universale.
Adiconsum darà anche una risposta su chi dovrà pagare i milioni di euro di sanzioni inflitti alla Rai dall'Antitrust.
Adiconsum ha documentato i "rimaneggiamenti" più significativi intervenuti nel contratto di servizio Rai e che domani la Commissione di vigilanza prenderà in esame.
Adiconsum chiede alla Commissione di respingere questa "nuova" versione che ha notevolmente peggiorato i diritti dell'utenza in tema di servizio universale.
Una scelta ancora più inaccettabile perché fatta successivamente all'aumento del canone come non accettabile è la giustificazione che la pubblicazione sul sito del Governo sia avvenuta per errore.
La verità è che lobby interessate (Rai e Sky) sono intervenute per ridimensionare gli impegni sul servizio universale.
Adiconsum ritiene che:
- il nuovo contratto di servizio debba garantire in chiaro le trasmissioni anche sul satellite e non soltanto in analogico o sul digitale;
- le varie innovazioni tecnologiche proposte riguardino tutte le piattaforme (satellitare, digitale e analogico) e non soltanto l'analogico, destinato a sparire entro il 2012;
- ai disabili siano garantite le stesse percentuali previste nel testo precedente;
- il Comitato istituito nel nuovo Contratto per valutare l'applicazione dello stesso e la qualità del servizio sia composto a grande maggioranza dai rappresentanti dell'utenza. I controllati non possono essere anche i controllori di se stessi!
Lunedì 22 gennaio Adiconsum terrà una conferenza stampa per documentare i "rimaneggiamenti" intervenuti e per evidenziare come questi riducono i diritti dei cittadini al servizio universale.
Adiconsum darà anche una risposta su chi dovrà pagare i milioni di euro di sanzioni inflitti alla Rai dall'Antitrust.
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