Per il Garante della Concorrenza, intervistato da Lucia Annunziata a "In mezzora", "non si possono porre tetti al fatturato di un'azienda, perche' se ne deprime la crescita, e per Mediaset la raccolta pubblicitaria e gran parte del fatturato".
Il ministro Gentiloni, anche lui in tv a 'Domenica in', ha difeso la scelta del suo ddl di porre un limite del 45% agli introiti da spot per ciascun operatore: "anche le precedenti leggi di sistema, la Maccanico e la Gasparri, contenevano limiti, in alcuni casi ancor piu' restrittivi. Se vogliamo dare al sistema piu' concorrenza, sia dal punto di vista economico che di pluralismo, questa e' la strada da percorrere" ha sottolineato Gentiloni.
Per il ministro comunque "in Parlamento c'e spazio per un dialogo sui contenuti della riforma del settore tv". In particolare Gentiloni ha "apprezzato le dichiarazioni di diversi esponenti dell'opposizione: per esempio dal presidente Casini e' venuta grande disponibilita' a discutere".
Quanto alle dure parole di Silvio Berlusconi che ha definito il ddl "un piano criminale", il ministro ha sottolineato come il leader di Fi "difende gli interessi della sua azienda, e questo e' uno dei problemi del Paese".
Catricala' non e' intervenuto solo sul ddl Gentiloni, ma anche sulla riforma della Rai, per la quale esistono al momento solo delle 'linee guida' presentate anche in questo caso dal ministro delle Comunicazioni.
"La mia impressione e' che non sia il momento per fare una separazione societaria tra le reti Rai" ha affermato il Garante, "almeno finche' non ci sara' qualche cambiamento anche sulla struttura di Mediaset. Qualsiasi intervento che indebolisca la Rai favorirebbe troppo il suo diretto concorrente".
Nel complesso comunque, per Catricala', la Gentiloni e' una buona legge perche' anticipa il passaggio al digitale, ed e' questa la strada da percorrere.
Martedi' comunque, tocchera' proprio al presidente dell' Antitrust aprire il ciclo di audizioni alla Camera che precedera' l'esame del disegno di legge Gentiloni da parte della commissioni Cultura e Trasporti.