E al terzo giorno arriva il messaggio papale. Benedetto XVI, tramite il Segretario di Stato Bertone, manda alla famiglia dell'agente Filippo Raciti il segno della sua «spirituale vicinanza». Il papa pronuncia una «ferma condanna per ogni gesto di violenza che macchia il mondo del calcio» ed esorta tutti i protagonisti del campionato a «promuovere con maggior determinazione il rispetto della legalità». Al posto della violenza il pontefice auspica lealtà, solidarietà e «sana competitività» nello sport.
C'è voluto lo scatto d'indignazione del cattolico Pippo Baudo, perché lo staff papale si accorgesse che non bastano le pagine dell'Osservatore Romano o le condanne alla Radio vaticana per sopperire ad una parola del pontefice, quando in ltalia ? nel suo territorio ecclesiale ? un uomo viene assassinato per un atto di terrorismo teppista. Oltre tutto uno di quei servitori dello Stato, che quotidianamente garantiscono la sicurezza del Papa in tutti i suoi spostamenti.
Baudo, bersagliato dal tumulto di politici che non ammettono piùlaminimalibertà di parola, si affretta a precisare: «Nelle mie addolorate parole non c'era alcuna intenzione di offendere la maestà del Santo Padre». Il conduttore riconosce che ora il Pontefìce ha «ufficialmente manifestato la propria sensibilità nei confronti dei fatti catanesi», ma nei confronti dell'arcivescovado e dei politici localimantienele sue riserve: «Confermo la mia critica nei confronti delle autorità ecclesiastiche e politiche delle città che, secondo il mio pensiero, avrebbero dovuto sospendere ogni forma di festeggiamento, anche se soltanto liturgico».
Ribolle d'indignazione l'Osservatore Romano, che attacca Baudo con estrema violenza: «Boria... sicumera.., arroganza... eccessivo protagonismo.. . ha perso il senso del limite... toni sopra le righe». Il giornale vaticano, lontanissimo dall'idea che in Italia si possa anche criticare il Papa, invita il presentatore a prendersi un anno sabbatico e a leggersi i discorsi di Benedetto XVI. Che il moderato Baudo possa porsi qualche domanda su come si muove il pontefice è per l'Osservatore «incredibile e irriguardoso». Guai a chisi «arrogati diritto di insegnare come si dovrebbe fare il Papa, quali temi trattare, che cosa dire».
In realtà la Giornata della vita era occasione propizia per condannare un efferato delitto, che ha scosso l'Italia. Baudo ha colto esattamente il disagio di una parte della popolazione catanese per una riposta della Chiesa non all'altezza della barbarie della vicenda. Un altro uomo di spettacolo, Leo Gullotta, anche lui di Catania, solidarizza con lui: «La processione non si doveva fare e il Papa sarebbe dovuto intervenire durante l'Angelus. Come può aver parlato di un fatto politico (i Pacs) e aver taciuto di una cosa cosi terribile?».
Replica l'Osservatore che i discorsi papali all'Angelus hanno portata universale ? ma in verità i casi di citazioni specifiche si sprecano ? e che il cardinale Bertone alla Radio vaticana e lo stesso Osservatore avevano già duramente condannato l'episodio.
Marco Politi
per "La Repubblica"