Canali free criptati sul sat, il nuovo fronte nella battaglia infinita tra Mediaset e Sky
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: MF
Il campionato di calcio di serie A che e' iniziato questo weekend si presenta come il piu' agguerrito e competitivo dell'ultimo triennio, non solo dal punto di vista sportivo. La Juventus pare piu' avvicinabile dalle rivali visto il rinnovamento della rosa e la non facile sostituzione di campioni affermati quali Tevez, Pirlo e Vidal. Ma e' soprattutto dal punto di vista del calcio guardato e delle pay tv che la battaglia e' accesa.
La killer application per eccellenza del piccolo schermo, la partita di pallone, in questi mesi estivi, si legge su Milano Finanza, ha infiammato la guerra in atto dal 2005 tra Sky Italia, la pay tv satellitare di Rupert Murdoch, e Mediaset Premium, la piattaforma a pagamento del gruppo di Cologno Monzese, leader in Italia per quel che riguarda la raccolta pubblicitaria e gli ascolti sul target commerciale 15-64 anni: sul pubblico indistinto, per la cronaca, vince sempre la Rai.
Per la sola stagione 2015-2016 di Serie A e Champions League e in minima parte per la Ligue1 francese e la Scottish League, il Biscione sborsera' complessivamente la somma di 611 milioni, per piu' di 670 partite da trasmettere. Una cifra che e' nettamente superiore (+80%) a quella messa sul piatto l'anno scorso per un numero assai piu' elevato di competizioni e partite (oltre 1.500). Di fatto, Mediaset per Premium, ha investito quasi quanto Sky (658 milioni). Solo che quest'ultima puo' vantare un portafoglio di 1.900 sfide - tutta la Serie A e la Serie B, oltre all'Europa League - grazie anche all'apporto delle consorella FoxSports che per 32 milioni si e' aggiudicata i diritti degli altri principali tornei nazionali europei: Liga spagnola, Premier League inglese e Fa Cup, la Bundesliga tedesca e la Eredivisie olandese.
La battaglia infinita tra Mediaset e Sky Italia, oltre alla disfida calcistica, vede aprirsi un altro fronte. Dal prossimo 7 settembre infatti il gruppo tv guidato da Pier Silvio Berlusconi oscurera' i tre canali principali gratuiti e generalisti, Canale5, Italia1 e Rete4, dalla piattaforma satellitare a pagamento di Rupert Murdoch.
Una scelta, gia' annunciata a fine luglio durante un workshop tematico organizzato a Milano dal Biscione e che ora diventa realta'. Del resto, proprio in quella occasione i manager del network di Cologno Monzese, in particolare il consigliere Gina Nieri, avevano avanzato l'ipotesi di chiedere alla rivale Sky un accordo commerciale per incassare i cosiddetti diritti di ritrasmissione (del segnale), in base anche a una recente delibera Agcom e in virtu' di una prassi gia' in uso negli Stati Uniti e che ora comincia a trovare applicazione anche in Europa, Gran Bretagna e Germania in particolare.
Peccato che dal canto suo la tv satellitare guidata dall'a.d. Andrea Zappia abbia sconfessato questa interpretazione, sostenendo che di fatto la pay altro non fa che catturare sul satellite un segnale gratuito digitale come fanno o possono fare altre piattaforme satellitari.
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