L'idea è quella su cui si fonda l'Mit, che riceve finanziamenti dalle più importanti imprese del mondo perché la ricerca produca soluzioni in grado di migliorare la produzione industriale.
Ora a metterla in pratica è un'azienda di Treviso, la Visionee, che ha deciso di aprire nell'università di Reggio Calabria un laboratorio dove dodici studenti di ingegneria, scelti tra i più brillanti dell'ateneo, lavorino a nuove tecnologie di tlc da esportare: in particolare sistemi innovativi di reti di accesso ottiche (Next Generation Network) e nuove piattaforme per l'Iptv, compresi i decoder di ultima generazione sia per Internet che per il digitale terrestre.
La Visionee ha un programma ambizioso: portare la fibra ottica nell'area mediterranea, in particolare a Malta e in Africa, aree lontane da un pieno sviluppo tecnologico.
Per far questo, ha deciso di puntare sulla creatività delle menti del sud, spiega Mauro Fantin, presidente di Visionee: «Abbiamo effettuato una ricerca di benchmarketing che ha dimostrato che nell'ingegneria delle tlc Reggio Calabria rappresenta un'eccellenza per il livello di preparazione degli studenti».
C'è un'altra ragione che ha spinto la società di Treviso ad investire nel sud: Reggio Calabria è in posizione strategica per promuovere un piano di sviluppo tecnologico nei paesi del Mediterraneo.
L'iniziativa ha riscosso ampi consensi e il plauso della comunità scientifica, ed è stata accolta con entusiasmo dagli stessi reggini che vedono l'opportunità per riscattare un territorio penalizzato.
«Speriamo che sia l'inizio di una serie di iniziative simili di altre aziende alle quali partecipino la città e gli enti pubblici», dice Francesco Carlo Morabito, preside della facoltà di Ingegneria. «Siamo di fronte all'avvio dì un'opportunità per Reggio che ha delle difficoltà che possono e devono essere superate. I ragazzi assunti hanno dimostrato che ci sono delle qualità da apprezzare».
Come dimostra l'esperienza americana, il modello ha vantaggi sia per l'azienda che lo promuove sia per l'istituto che lo realizza. «Abbiamo altri progetti in programma, a partire da una sinergia con l'Università di Padova», riprende Fantin. «II modello scelto, che si basa sullo sviluppo di un laboratorio di ricerca dove già ci sono forti competenze, è positivo pensando alle possibilità che apre per i giovani cervelli che si nascondono sul territorio italiano».
Prossimo passo di Visionee: un portale specifico per creativi che sarà in grado di fornire supporto tecnologico per inventare e sperimentare nuovi format pensati per l'Iptv.
Anna Marullo
per "La Repubblica"