
Il regista Andrey Nekrasov cerca di far luce sulla fine dellâex agente segreto russo Aleksandr Litvinenko morto in esilio a Londra in circostanze poco chiare e in seguito alle pesanti accuse rivolte al governo del suo paese e al presidente Vladimir Putin.
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Litvinenko, ex agente del Kgb prima e poi dellâFsb â sigla che indica i servizi segreti russi a partire dal 1991 - viene arrestato dal governo russo per le accuse rivolte ai vertici dei servizi di sicurezza di cui aveva fatto parte e per la posizione molto critica assunta nei confronti del presidente Putin. Le sue drammatiche rivelazioni imputavano allâFsb la responsabilità dei numerosi attentati esplosivi che nella Russia del 1999 provocarono oltre trecento vittime; la colpa dei fatti fu invece ufficialmente addossata ai separatisti ceceni con lo scopo di giustificare la ripresa delle operazioni militari russe in Cecenia. Dopo essere stato rilasciato dalle autorità il dissidente russo trova asilo politico a Londra dove trascorre gli ultimi cinque anni prima di morire il 23 novembre 2006 avvelenato dal polonio 210 in circostanze ancora da chiarire.
Poco prima di spegnersi, ormai stremato nel suo letto dâospedale, Litvinenko trova la forza per accusare Vladimir Putin di aver ordinato il suo assassinio oltre che quello della giornalista russa Anna Politkovskaja.
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REBELLION è una storia vera e raccontata per voce dei diretti protagonisti senza alcun filtro. Attraverso il susseguirsi di flashback narrativi a testimonianze tangibili di parenti, amici e colleghi di Aleksandr Litvinenko, la sua vicenda diventa emblema del dramma di una intera nazione, di quella Russia post-sovietica che vede infrangere il suo sogno di libertà e democrazia.
Questa lâesigenza morale prima ancora che artistica del regista Andrey Nekrasov, determinato a testimoniare al pubblico la gravità della condizione politica nel suo paese e la frustrazione nel vederlo rassegnato a chiudere gli occhi davanti al consolidarsi del potere di Putin. Al contrario, come ha dichiarato lo stesso Nekrasov presentando la sua opera allâultimo Festival di Cannes, âbisogna compromettersi ideologicamente per essere un artista non compromesso: sposare unâidea, esprimere un giudizio rispetto alla ideologia collettiva. Il caso Lietvinenko sta per essere drammaticamente archiviato con un atteggiamento vile da cui prendo le distanze, facendo lâunica cosa ragionevole di fronte allâassassinio di un compagno: cerco il colpevole e gli sto col fiato sul colloâ
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La messa in onda di REBELLION. THE LITVINENKO CASE su SKY Cinema Mania si inserisce allâinterno di una programmazione già consolidata di serie e miniserie di successo che affrontano temi dâattualità . Sono già state trasmesse: LA TELA DEL RAGNO, uno dei ritratti più autentici e drammatici sulla guerra al terrorismo che siano mai state create per la televisione; JIHAD, la "visione francese" sulla questione petrolifera che fa da contorno alla guerra irachena; 11 SETTEMBRE - TRAGEDIA ANNUNCIATA, con Harvey Keitel; TSUNAMI, lâevento televisivo del 2007 negli USA, con Tim Roth e Toni Collette; EFFETTI COLLATERALI, la miniserie tedesca in due puntate sullo scandalo talidomide che sconvolse la Germania negli anni Sessanta.
Inoltre sono state programmate miniserie premiate con i più alti riconoscimenti, come EMPIRE FALLS, Golden Globe 2006 come âMiglior mini serie tvâ con Paul Newman, e THIEF - IL PROFESSIONISTA, vincitrice di un Emmy Award.