Per la prima volta in Italia, Cult propone tutte le cinque stagioni di una delle serie piu' apprezzate dalla critica statunitense. In onda dal lunedi' al venerdi' alle 19:00 a partire dal 16 marzo Barak Obama l'ha definita la migliore serie di sempre e la critica la adora. A partire dal 16 marzo, dal lunedi' al venerdi' alle 19:00 Cult (canale 131 di SKY) proporra' per la prima volta in Italia, integralmente dalla prima all'ultima stagione, The Wire.
Scritta da Simon David, ex giornalista di cronaca nera del Baltimora Sun e apprezzato autore televisivo, e Edward Burns, ex detective della squadra omicidi, la serie prende il titolo dalle cimici elettroniche e dagli strumenti di sorveglianza usati dalla polizia per indagare le organizzazioni criminali dedite al narcotraffico. Ogni stagione racconta un aspetto diverso della citta' di Baltimora, tristemente famosa per il suo alto tasso di violenza e criminalita'. Dal traffico di droga ai sobborghi cittadini, dagli apparati burocratici al sistema scolastico e ai mezzi di comunicazione, la serie propone un affresco denso e realistico della lotta violenta e senza tregua tra ordine e crimine, ma anche tra cittadini e istituzioni.
Pur essendo stato paragonato a serie di culto come Hill Street Blues, Traffic o The shield, definire The Wire una serie poliziesca sarebbe riduttivo. Il suo obiettivo e' infatti analizzare tutti gli attori che agiscono nel sistema sociale di una metropoli come Baltimora, senza fermarsi al solo al punto di vista dei poliziotti o a quello dei membri delle gang ma scegliendo di mostrare entrambi. La prima stagione riesce infatti a rendere piu' complesse le figure degli spacciatori di droga. Li segue nelle loro abitazioni, parla il loro linguaggio e mostra come spesso vengano utilizzati come semplice carne da macello. Al contempo la serie segue anche i poliziotti, frustrati dai loro capi piu' interessati ad azioni spettacolari che incrementino le statistiche anticrimine piuttosto che ad efficaci azioni finalizzate a debellare realmente il crimine.