
Un argomento che sta a cuore al telespettatore di Sky, al punto che Carelli sta pensando a «un contenitore più ampio, sempre con Sarah Varetto (la conduttrice di Sky Economia, ndr), con più collegamenti e dirette dalle varie borse d'Europa, oltre a commenti autorevoli». Il motivo di questo progetto è presto detto: «È una fascia oraria che va bene. E poi, in un momento di crisi economica come l'attuale, è giusto cavalcare i mercati finanziari».
Per il resto non sono previsti stravolgimenti, semmai un ulteriore potenziamento per migliorare la qualità della copertura delle notizie: in sostanza, più dirette e maggiore tecnologia. «Il mio sogno», commenta il direttore, «è un tg fatto tutto in diretta, con i giornalisti sul posto, sempre più diverso dai telegiornali tradizionali che vengono confezionati in redazione. Andremo avanti con il nostro palinsesto, che prevede 39 edizioni di tg più l'approfondimento».
Ma la crisi economica influenzerà i piani di sviluppo di Sky? Ci saranno meno soldi a disposizione? «Assolutamente no, continuiamo a ricevere grande supporto».

Recentemente, però, qualcuno ha accusato Sky di essersi schierata contro Berlusconi a proposito della vicenda-veline: ci sono state pressioni da parte, di Rupert Murdoch, che ha il dente avvelenato con il premier italiano? «L'editore non ha mai fatto pressione. Su Berlusconi abbiamo semplicemente fatto il nostro lavoro, dando conto quotidianamente di tutte le voci. Non abbiamo nascosto le notizie, come ha fatto qualche altro tg. Tra l'altro siamo stati l'unica tv a intervistare Patrizia D'Addario. Puntiamo molto sull'indipendenza dalla politica».
Ma Carelli è appagato da Sky o ambirebbe a un'audience maggiore? «Sono molto soddisfatto di quello che sto facendo, di fare un telegiornale che negli ultimi due anni ha vinto l'Oscar come migliore tg dell'anno. Ho creato il format che volevo e la struttura che volevo: un privilegio che pochi hanno. Sto molto bene: ogni giorno tocchiamo 2,5 milioni di italiani e ci siamo guadagnati un ruolo da protagonisti». E se arrivasse un'offerta allettante? «Questo è un altro discorso: siamo tutti sul mercato, ma ora non è nelle mie aspirazioni cambiare».
Si è parlato dello sbarco di Enrico Mentana a Sky: Carelli dice che non c'è nulla sul tappeto. Ma chi vorrebbe nella sua squadra? «In realtà il mio sogno è far crescere i giovani che lavorano con noi: AllNews non ha bisogno di star».
Visto che anche l'occhio vuole la sua parte, meglio un mezzobusto (specialmente donna) più affascinante e un po' meno competente o viceversa?
«Conta di più la preparazione: poi, se c'è anche il resto, ben venga».
Se Carelli dovesse dare i voti ai giornalisti televisivi e non, chi metterebbe sul podio?
«In assoluto Montanelli e Zavoli. Stando invece al presente, scelgo Mentana e Floris». Ancora il nome di Mentana, chissà.