News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Italia Oggi
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Sky Italia
venerdì, 03 luglio 2009 | Ore: 00:00
Ci sarà più informazione economico-finanziaria nell'autunno di Sky. A spiegarlo a ItaliaOggi è Emilio Carelli, direttore di Sky Tg 24, che ha intenzione di apportare forti cambiamenti alla fascia oraria che va dalle 17 alle 19. L'ora di piazza Affari, appunto. Ma anche delle borse europee, che chiudono i battenti, mentre arrivano da Oltreoceano le ultime novità su Wall Street. Un argomento che sta a cuore al telespettatore di Sky, al punto che Carelli sta pensando a «un contenitore più ampio, sempre con Sarah Varetto (la conduttrice di Sky Economia, ndr), con più collegamenti e dirette dalle varie borse d'Europa, oltre a commenti autorevoli». Il motivo di questo progetto è presto detto: «È una fascia oraria che va bene. E poi, in un momento di crisi economica come l'attuale, è giusto cavalcare i mercati finanziari».
Per il resto non sono previsti stravolgimenti, semmai un ulteriore potenziamento per migliorare la qualità della copertura delle notizie: in sostanza, più dirette e maggiore tecnologia. «Il mio sogno», commenta il direttore, «è un tg fatto tutto in diretta, con i giornalisti sul posto, sempre più diverso dai telegiornali tradizionali che vengono confezionati in redazione. Andremo avanti con il nostro palinsesto, che prevede 39 edizioni di tg più l'approfondimento».
Ma la crisi economica influenzerà i piani di sviluppo di Sky? Ci saranno meno soldi a disposizione? «Assolutamente no, continuiamo a ricevere grande supporto».
Un altro capitolo è quello della tecnologia, che va a braccetto con l'interattività: il momento in cui lo spettatore sceglie che cosa vedere e quando vederlo, confezionandosi il proprio piccolo palinsesto. «Ora abbiamo sei finestre di Active, il servizio che si utilizza premendo il tasto verde: il mio sogno è arrivare a otto, offrendo una scelta maggiore». Un pubblico più evoluto, quello delle news di Sky? «E' un pubblico diverso», spiega Carelli, «sicuramente più giovane: va da 18 a 55 anni, mentre quello della tv generalista comprende molti ultrasessantenni. Poi è tecnologicamente sofisticato, ama smanettare col telecomando, apprezza la possibilità di scegliere. Anzi, direi che, più che evoluto, è esigente, poiché paga l'abbonamento e vuole informazione di qualità». E Sky ascolta il proprio pubblico? «Sì, lo facciamo in due modi: leggendo le mail che ci invia, e ne riceviamo alcune decine al giorno, anche critiche; poi attraverso il sondaggio del giorno, al quale si può rispondere usando il telecomando, con 5-6 mila risposte». Recentemente, però, qualcuno ha accusato Sky di essersi schierata contro Berlusconi a proposito della vicenda-veline: ci sono state pressioni da parte, di Rupert Murdoch, che ha il dente avvelenato con il premier italiano? «L'editore non ha mai fatto pressione. Su Berlusconi abbiamo semplicemente fatto il nostro lavoro, dando conto quotidianamente di tutte le voci. Non abbiamo nascosto le notizie, come ha fatto qualche altro tg. Tra l'altro siamo stati l'unica tv a intervistare Patrizia D'Addario. Puntiamo molto sull'indipendenza dalla politica».
Ma Carelli è appagato da Sky o ambirebbe a un'audience maggiore? «Sono molto soddisfatto di quello che sto facendo, di fare un telegiornale che negli ultimi due anni ha vinto l'Oscar come migliore tg dell'anno. Ho creato il format che volevo e la struttura che volevo: un privilegio che pochi hanno. Sto molto bene: ogni giorno tocchiamo 2,5 milioni di italiani e ci siamo guadagnati un ruolo da protagonisti». E se arrivasse un'offerta allettante? «Questo è un altro discorso: siamo tutti sul mercato, ma ora non è nelle mie aspirazioni cambiare».
Si è parlato dello sbarco di Enrico Mentana a Sky: Carelli dice che non c'è nulla sul tappeto. Ma chi vorrebbe nella sua squadra? «In realtà il mio sogno è far crescere i giovani che lavorano con noi: AllNews non ha bisogno di star».
Visto che anche l'occhio vuole la sua parte, meglio un mezzobusto (specialmente donna) più affascinante e un po' meno competente o viceversa?
«Conta di più la preparazione: poi, se c'è anche il resto, ben venga».
Se Carelli dovesse dare i voti ai giornalisti televisivi e non, chi metterebbe sul podio?
«In assoluto Montanelli e Zavoli. Stando invece al presente, scelgo Mentana e Floris». Ancora il nome di Mentana, chissà.